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μ: of anxiety x discernment: ascoltare lo stato d’ansia

Philipp Rumsch ha un modo di concepire la musica tutto suo. Fare musica significa sperimentare al cento per cento e μ: of anxiety x discernment è un lavoro di lima, ricerca e musicalità non indifferente.

L’idea dell’artista è di trasferire il linguaggio sonoro di Ambient, Minimal Music e Avant-Pop in un formato orchestrale. Per questo si avvale di dodici artisti di Lipsia, Berlino, Dresda e Weimar. Tra il 2013 e il 2020 Philipp Rumsch ha studiato pianoforte jazz sotto l’egida di Michael Wollny e Richie Beirach all’Accademia di musica e teatro Felix Mendelssohn Bartholdy di Lipsia. Nel 2016 e nel 2017 ha perfezionato le sue capacità di progettazione del suono e composizione al Conservatorio di musica ritmica di Copenaghen con, tra gli altri, Niels-Lyhne Løkkegard e August Rosenbaum.

μ: of anxiety x discernment è un lavoro che si incentra sul tema dell’ansia. Basandosi sulle ricerche le osservazioni e le interviste che ha realizzato nel tempo, Rumsch ha sviluppato un quadro multidimensionale di questo stato emotivo complesso. L’esperienza individuale si dissolve per esplorare una percezione collettiva di questi fenomeni.

In questo lavoro, per la prima volta, utilizza testi scritti da sé, ma implementa il disco anche con scritti di altre persone. Per la sua realizzazione ha ampliato l’ensemble di numerosi artisti ospiti. Le sessioni si sono svolte presso i prestigiosi Jazzanova Recording Studios di Berlino. Al fine di ottenere un’esperienza di ascolto straordinaria, sono state utilizzate testine artificiali specializzate per registrare in stereo binaurale. L’opera è stata nuovamente creata in collaborazione con il designer berlinese Andi Rueckel.

La musica del disco è costruita tramite composizioni complesse e improvvisazioni concettuali. L’oscurità evocativa del sound creato da Rumsch rende perfettamente l’idea dello stato d’ansia, paura, sbigottimento ed isolamento. I pad e le arie di synth si mescolano tra loro creando un floor dinamico e corposo che rimbalza, grazie all’utilizzo di numerosi eco, su pareti invisibili creando un’intricata rete di suoni che sembra intrappolare l’ascoltatore. Non c’è via di scampo dalla trama sonora del disco. I brani si susseguono velocemente, con brevissimi pause, il ritmo cresce veramente poco ma si fa sincopato e ricco di suoni di riempimento che creano una moltitudine di voci differenti. Queste voci ora rispecchiano i sussurri tenebrosi tipici dello stato d’ansia, ora diventano grida tetre che colpiscono direttamente l’animo.

L’armonia si costruisce poco alla volta proprio seguendo le regole classiche della musica d’orchestra. L’alternanza delle dinamiche, la scelta del sound è calibrata con precisione in modo che ogni suono si posizioni al suo giusto posto.

Non mancano i momenti di pausa, utili non a rendere più piacevole l’ascolto, ma a preparare l’utente all’apice dell’ansia, del mood ansiogeno creato in μ: of anxiety x discernment.

Un disco concettuale, vivo, che riesce a dare l’impressione di avere un’anima propria capace di provare sentimenti e di trasmetterli.




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