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JoyCut: Blu is our Blue

Nove anni dopo PiecesOfUsWereLeftOnTheGround i JoyCut sono tornati con il loro progetto più ambizioso: TheBluWave [TimesWhenSilenceIsAPoem – TheIceHasMelted – AndBleedingGlaciersFormOurTears]_ in uscita il 5 giugno per la Giornata Mondiale dell’Ambiente su PillowCase – 伊達直人_.

La band bolognese si è da sempre resa portavoce del racconto, in suono ed immagini, della crisi umana giunta al suo culmine, nascosta dai cambiamenti climatici prima e dalla oramai ineluttabile crisi ambientale. Con questo nuovo album i nostri raccontano la vulnerabilità degli enti in natura, settantasei minuti divisi in quattro atti attraverso i quali rivelare il suono primitivo della natura, la sua voce, rotta, spezzata trivellata, che rievoca violenza ed allo stesso tempo suggerisce speranza.

L’album è un concentrato di sonorità synth wave e rock impreziosite dall’uso dell’elettronica che dà una ventata di freschezza al sound (Darwin_). Non mancano momenti lisergici e ossessivi puramente new wave pervasi da atmosfere cupe (Ungaretti_) basati su semplici architetture composte da synth e batteria.
Nella parte centrale composta da Novembre13_, BluTokyo_ e ThePlasticWhale_ i Joycut mostrano il loro lato più sensibile: la prima delle tre è un brano altamente immaginifico e cinematografico impreziosito dall’uso del piano che combinato con i sintetizzatori crea una trama eterea e speranzosa. BluTokyo_ invece si basa sulla dicotomia tra i suoni distorti e gli inserti orchestrali che creano un meraviglioso gioco di contrasti. La terza è uno spiraglio luminoso in un mondo di tenebre, un suono morbido scandito dalle tenui armonie del piano impreziosite da innesti elettronici.

Il trio riesce a trasformare una classica ballad voce e piano come Lisantrope_ in uno degli episodi più intimi e toccanti di tutto il disco, riservando all’ascoltatore emozioni inaspettate.

L’album scorre veloce, leggero, esplorando linguaggi differenti. Un disco realizzato con estrema maturità e cura dei dettagli per una band diventata ormai una realtà della musica rock italiana. La loro musica abbatte i confini di genere e punta soprattutto a lanciare un messaggio di aiuto per l’ambiente, diventando la colonna sonora dei nostri tempi bui. Bravi JoyCut!




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