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In fondo al mar

In un periodo nel quale di tempo per riflettere ne abbiamo forse più del dovuto, Eric Holm nel suo nuovo album, Surface Variations (Subtext, 28 aprile 2020), medita sul tempo trascorso sott’acqua di fronte ad un sempre più precario panorama personale, ecologico e politico.

Il musicista americano non è nuovo nell’utilizzare una serie difieldrecordingscatturati sia sopra che sottola superficie, come già era successo col precedente lavoro Barotrauma, per poi impiegarle sottoforma di una tavolozza sonora.

Un ritmo lento scorre per tutta la durata dell’album, Holm riprende i suoni oceanici per raccontare il contrasto tra ecosistemi vivaci e vasto vuoto, la connessione e disarmonia tra l’umanità e la natura, un gioco di chiaro scuri per comprendere i limiti e la fragilità dell’uomo davanti alle forze inarrestabili della natura.

Suoni rarefatti e cupi ci immergono tra i fondali marini, Holmpercepisce l’oceano come un flusso meditativo in cui il lato silenzioso e solitario dell’acqua sono letti comela possibilità di una corrente alternativa per la vita fuori la terra. Le sue tracce sono senza tempo, contemplative ma allo stesso tempo con un alone di mistero (Sagara), quello di chi si approccia a un mondo ancora da esplorare, sconosciuto e misterioso. Le parti ritmiche sono ridotte all’osso e ottenute dalle registrazioni sul campo, mentre i droni sono polverosi e atmosferici tanto da dare un senso di apnea e d’ansia all’ascoltatore (Alioth). La parte più interessante del disco è data proprio dai giochi di contrasti e di luci: tra lunghe suite dark ambient Holm fa trasparire respiri ambient evocativi e caldi (Opalescence, Salp). Non mancano momenti ipnotici e di forte tensione elettrica (Trifolium) dove l’acqua diventa un elemento rituale e di connessione con l’essere umano.

Surface Variations è un album profondo che da un lato lascia all’ascoltatore la possibilità di esplorare un mondo sommerso nascosto e dall’altra di trarne dei propri spunti riflessivi, partendo dalle riflessioni di Eric Holm, un lavoro che comunica, emoziona e racconta.




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