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Fabrizio Modonese Palumbo: suoni, movimenti e gesti

Fabrizio Modonese Palumbo in Italia è un pilastro della musica sperimentale, protagonista da oltre vent’anni sia in solo col nome di ( r ) che come membro fondatore di Blind Cave Salamander (a fianco di Paul Beauchamp), di Alamgest! (con Ernesto Tomasini) e della cult band Larsen.

Con ELP pubblicato il 24 marzo per l’etichetta italiana Dissipatio riprende in mano il suo vero nome, l’album raccoglie le musiche composte ed eseguite da Fabrizio Modonese Palumbo per una serie di azioni coreutiche della coreografa e danzatrice Paola Bianchi. Attraverso queste azioni Bianchi approfondisce lo studio del corpo e delle relazioni tra i corpi e le immagini culturali su cui i corpi sono rappresentati.

Le tracce nascono dal dialogo continuo tra musica e movimento, un dialogo ora sinergico, ora conflittuale e mai descrittivo che prende le sembianze di un flusso magmatico composto da stratificazioni elettroniche, squarci ambient estatici e influenze kosmische. Le tracce sono caratterizzate da synth vibranti che si esibiscono con orgoglio su un ampio spettro di frequenze.

L’album si apre con una frase campionata da British Sounds di Groupe Dziga Vertov che mette in moto i droni lancinanti di O_N punteggiata dai ronzii apparentemente casuali. L’opener si presenta come un microcosmo mutevole ed enigmatico che lascia l’udito e la mente stranamente sensibilizzati e sovrastimolati.

Ekphrasis mette in contatto l’ascoltatore con l’ambiente circostante attraverso sibili astratti, quasi industriali, che si mescolano con rumori elettronici leggermente minacciosi. Attraverso l’uso di sintetizzatori analogici, nastri magnetici ed elaborazione digitale, il nostro elabora una gamma di suoni meno enigmatica rispetto al brano precedente, ma il suo effetto è altrettanto suggestivo.

Il pezzo centrale dell’album, NoPolis, scompone i suoni precedenti ripiegandoli fino a ottenere toni striscianti, camuffandoli con rumori atmosferici. Lentamente vengono fuori droni cupi intarsiati dal suono delle chitarre tremolanti, l’effetto è catartico, il suono imponente, un accumulo di dettagli significativi costringono l’ascoltatore a soffermarsi su ogni minuzia.

Il progetto ELP nasce dal dialogo di linguaggi differenti quali la danza e la musica, questa iterazione porta alla nascita di un’opera potente, nel caso dell’album di Fabrizio Modonese Palumbo la musica funziona anche senza l’apporto della componente visiva. ELP cattura le relazioni tra i corpi e le immagini culturali traducendole in una profonda opera di sound art.



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