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Everett: una delicata oscurità in salsa lo-fi

Il progetto Body/Negative prende vita dalla mente di Andy Schiaffino, uno che riesce ad essere allo stesso tempo sia fuori che dentro gli schemi. Se, infatti, da una parte si inserisce perfettamente nel filone di quei musicisti un po’ enigmatici capaci di mettere insieme tante idee in album lo-fi dal sapore sperimentale, dall’altra spicca su tanti suoi colleghi e a dar vita a lavori sicuramente interessanti come il debutto Fragments, uscito ormai tre anni fa. Un disco in cui la sua ampia proposta, ricca di influenze da cui attingere, era concentrata in appena un quarto d’ora di musica, mentre oggi con il nuovo Everett, in uscita l’8 dicembre 2023 per Track Number Records, abbiamo la possibilità di apprezzare con più attenzione una proposta che parte dall’ambient per spaziare un po’ ovunque: dallo shoegaze più lo-fi all’ambient pop, passando per field recordings e atmosfere dream.

Un disco scritto in un momento tutt’altro che idilliaco per il musicista statunitense, che tra un brano e l’altro è stato costantemente vicino al padre alle prese con una grave malattia in fase avanzata. Quello che quindi doveva essere un lavoro registrato e prodotto in uno studio di registrazione mantiene invece un approccio molto intimo e lo-fi, in cui è l’essenzialità dei mezzi di Body/Negative a dare una quadra al vasto repertorio stilistico da cui il Nostro attinge.

Ma guai a considerare questo disco frutto di un lavoro interamente solitario; circondatosi di diversi collaboratori, è la presenza di Midwife a spiccare in ben tre brani, fra cui c’è la delicata gemma slowcore sleepy, una malinconica e nebulosa ninna nanna dall’alto tasso emotivo. La successiva faun and fawn capovolge completamente la situazione: fuori il dream pop, dentro voci spettrali e field recordings a creare un’atmosfera a dir poco claustrofobica e rarefatta, ricca di riverberi.

Una costante tensione fra oscurità e dolcezza che sembra non risolversi mai ma vive alternandosi tra brano e brano; e infatti anche la doppietta successiva non tradisce questo principio: alla tenue everytime segue l’opprimente sound collage di fraidy cat. Decisamente più riusciti ed interessanti i due brani finali sempre in featuring con Midwife: ataraxia si piazza a metà fra Slowdive e Beach House, mentre la title-track in chiusura è l’esperimento più vicino ai canoni della forma-canzone di matrice shoegaze, riportando alla mente progetti più recenti come i bdrmm.

Everett è un disco che mette in luce idee e vita di Body/Negative, facendone intuire sia pregi che difetti. Sicuramente ancora acerbo, il mondo sonoro di Schiaffino è costantemente bombardato da idee e influenze disparate e non sempre è facile farle coesistere tutte; d’altra parte, i margini di crescita sono evidenti e in effetti già rispetto al debutto Fragments si avverte una maggiore qualità sia da un punto di vista sonoro che di scrittura. Da tenere d’occhio per il futuro.



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