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L’opera d’arte di ATŌMI

Avevamo conosciuto Lorenzo Setti in arte ATŌMI grazie all’Ep di debutto ARMØNIA (2020, Jikken Records), un lavoro ricco di spunti interessanti che ben faceva sperare per il futuro.

A distanza di due anni il nostro è tornato con il suo primo Lp, Little Floating Oracles, pubblicato il 7 ottobre 2022 su Lady Blunt Records.

Sette tracce ispirate dal concetto di feto, percepito come un’incarnazione fisica dell’essenza cosmica che incarna la conoscenza infinita di un oracolo. ATŌMI traduce in suono la bellezza e la potenza di questo presupposto, ricreando le atmosfere e approfondendo i vari stati ancestrali di una nuova vita in formazione.

Un mix di dark ambient, elettronica contemporanea e musica classica sperimentale ci guida alla scoperta dell’esistenza prenatale, partendo dai piani alti e immateriali fino alla realtà materiale e sensoriale.

Nei 15 minuti di Laniakea (cielo infinito in hawaiano) ATŌMI stratifica una serie di droni oscuri sui quali poggia melodie ipnotiche per un lento crescendo di dinamiche scandito da impulsi elettronici che rivelano man mano un’atmosfera satura e rarefatta.

Oneiros (sogno in greco) è una composizione dream-ambient segnata dai suoni brillanti degli oscillatori a bassa frequenza e dalle melodie incalzanti del sintetizzatore semi-modulare Erebus Dreadbox che segnano il sound prettamente elettronico per uno dei momenti più eterei di tutto l’album. Il finale è un vortice di sonorità cosmiche che raggiunge vette assolute di maturità espressiva.

Adela rappresenta la dimensione più poetica e malinconica dell’album: ipnotiche poliritmie ricamano una dimensione paradisiaca, un soundscape realizzato facendo suonare un’orchestra di onde sonore attraverso la macchina analogica Lyra-8 di Soma Synths ottenendo così la sensazione di ascoltare un intero ensemble di fiati e archi.

Oracles è a metà strada tra musica elettronica contemporanea e musica sinfonica: il brano vede Laura Masotto agli archi elettronici e la cantante lirica Giulia Bernardi alla voce poggiarsi sulle stratificazioni elettroniche dando vita ad un flusso oscillante che racconta la consapevolezza del feto della propria esistenza nel qui e ora; i primi movimenti di una nuova vita che ricorda da dove viene e sa dove sta andando.

Se con ARMØNIA ATŌMI aveva destato la nostra attenzione, con Little Floating Oracles lascia il segno grazie ad un lavoro complesso praticamente perfetto. Ipnotici ambienti sonori ibridi giocano con trame elettroniche e musica sperimentale raccontando una storia intensa attraverso una narrazione tanto poetica quanto autentica.



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