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Hidden in Kaoris Castle: un mix di voci in cerca di ascolto

Hidden in Kaoris Castle è il disco di debutto di Sara Oswald & Feldermelder, masterizzato da VFBM, commissionato dalla Biblioteca cantonale dell’Università di Friburgo (BCU / KBU – Cinéplus); e registrato dal vivo al Belluard Festival di Friburgo, Svizzera.

Il violoncello di Sara Oswald, l’elettronica di Feldermelder, creano una musica composta da una miscela di figure improvvisate che vengono estrapolate e poi elaborate, limate fino alla perfezione, prima di essere inserite nelle tracce definitive. Il disco, interamente suonato dal vivo, rivela timbri nascosti, voci armoniche sussurrate, e una buona dose d’improvvisazione acustica ed elettronica che miscelate insieme danno come risultato un sound ambient/elettronico che risente delle svariate influenze dei suoi artisti.

Sara Oswald proviene dal violoncello barocco ed è sostenitrice della musica improvvisata, mentre le influenze di Feldermelder spaziano dalle opere di vecchi pionieri della musica elettronica al jazz classico, alla musica elettronica e analogica moderna.

In questo disco i due musicisti modellano, de armonizzano i frammenti creati durante lo studio compositivo, dando vita ad una moltitudine di voci differenti, amalgamandole per creare una musica densa e onnipresente. Il risultato è allo stesso tempo crudo e ricco di dettagli, il gioco intorno alla quale ruota il processo musicale di Hidden in Kaoris Castle è sintetizzabile in un continuo processo evolutivo, in continuo mutamento, impegnato a svelare poco alla volta i suoni nascosti presenti nelle varie tracce.

Sono cinque i brani che compongono l’album e che danno forma ad una musica evocativa e ricercata che pretende di colpire l’ascoltatore più attento. Nulla è dato per scontato: la composizione di ogni brano si basa sulla cura e il perfezionismo di spezzoni d’improvvisazione che si compongono insieme per diventare un tutt’uno rimanendo comunque singoli. Il disco risulta per questo motivo parecchio articolato e con una godibilità piuttosto limitata: assomiglia più ad un esercizio di stile, ben riuscito, che ad una consapevole composizione.

Proprio per questo la durata dell’intero lavoro è importante: poco più di mezz’ora di musica per evitare che il prodotto diventi stucchevole e si perda nell’ascolto senza attenzione. Musica ambient dunque, ma non un semplice sottofondo. Hidden in Kaoris Castle è un mix di voci diverse che vanno ascoltate attentamente, tutte.




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