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Ver Sacrum: i Wows alla conquista di nuovi territori musicali

Negli ultimi anni il metal underground in Italia sta vivendo una nuova giovinezza grazie alla scena post-metal, più viva che mai in tutta la penisola. Ci sono gruppi che lo uniscono a sonorità sludge, altri che portano una fusione fra post e doom, altri ancora, come nel caso dei Wows, che propongono un punto d’incontro con il black metal, in particolare quello di stampo atmospheric.

Cinque anni dopo Aion, il gruppo veneto pubblica Ver Sacrum, in uscita il 3 aprile 2020 per Dio Drone/Shove Records/Coypu Records/Hellbones Records. Il concept alla base dell’album è il rapporto metaforico fra i Ver Sacrum, un pratica rituale d’origine italica che destinava i bambini nati in primavera ad essere i colonizzatori di nuovi territori, e la volontà del gruppo di scoprire e conquistare dei nuovi lidi sonori e stilistici.

Il blast beat di Mythras mette subito in evidenza quanto sia accesa l’influenza dell’atmospheric black, tanto quello vecchia scuola di Burzum e dei primi Ulver quanto le successive evoluzioni del genere portate dai Negura Bunget e dai Drudkh.

Vacuum cambia completamente registro e il passaggio dalle sfuriate di Myhtras a momenti più riflessivi e drammatici è evidente, e sembra che anche il quarto brano, Lux Æterna, viva di pathos e dilatazioni strumentali, ma è forse il pezzo che più di tutti mette in mostra le diverse nature dei WOWS.

Infatti, nei suoi tredici minuti racchiude una cavalcata post-metal in costante climax: una partenza contenuta è solo l’apparente base per preparare un’esplosione di suoni che arriva circa a metà brano, e che continua ad alternarsi fra momenti di calma, dominati da una sezione ritmica precisa ed efficace, a sfuriate improvvise, accompagnate da riff monolitici e un growl doloroso e sanguinante.

Resurrectis mette in mostra la vena progressive del gruppo, arricchita da droni e synth, elementi che entrano abilmente in gioco in un brano che vive prima di stop and go e poi di una marcia inesorabile che chiude l’intero album.

I Wows proseguono in maniera coerente l’evoluzione del proprio sound e non rimangono ancorati nella loro proposta. Ver Sacrum, infatti, mette insieme diversi spunti ed appare decisamente più maturo del precedente Aion.

Il gruppo veneto ha acquisito una maggior consapevolezza e non può che essere un bene.




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