Un pallido orizzonte per Spencer Zahn
Con alle spalle tre album solisti, People of the Dawn (2018), When We Were Brand New (2019) e Sunday Painter (2020), il polistrumentista newyorkese Spencer Zahn scrive un nuovo capitolo della sua carriera dal titolo di Pale Horizon, il nuovo full lenght in uscita il 13 maggio 2022 per Cascine.
Il secondo disco di Spencer Zahn per l’etichetta discografica indipendente con sede a New York e Los Angeles,è stato generatoda una serie di sketch per pianoforte nati da improvvisazioni quotidiane registrate a Kingston, New York, dove si è trasferito durante la pandemia dopo 14 anni trascorsi nella caotica Brooklyn.
Dodici tracce sobrie e rilassate create al pianoforte accompagnate in maniera mai invadente dal contrabbasso, ne scaturisce un lavoro minimalista ispirato da una recente romantica relazione di Zahn.
Il compositore viaggia attraverso morbide melodie e toni raffinati, fondendo i suoni del piano con quelli del contrabbasso in un unico fluire che inizia con il tema placido di In The Days Of Slowness fino ad arrivarealla dichiarazione d’amore della conclusiva Hana, My Love.
Essenziale ed emotivamente intenso, Pale Horizon usa un linguaggio sonoro vivido ed elegante in grado di evocare immagini suggestive: giardini fioriti e paesaggi naturali all’insegna di momenti meditativi ricchi di sfumature. Trame sonore cristalline nelle quali le melodie sognanti del pianoforte vengono supportatedalle linee di contrabbasso fino a diventare un’unica entità che celebra l’aspetto più cinematico della musica. Un lento fluire composto da limpidi arpeggi si trasformano in una lezione di classe ed eleganza,figlia dell’influenza jazz del nostro.
Pale Horizon è il disco più intimo ed emozionale di Spencer Zahn, dodici romantici frammenti sonori guidati dalle sublimi armonie del pianoforte, una narrazione poetica segnata dall’amore, la gioia di questo sentimento si riversa nella musicache diventa la colonna sonora di una nuova relazione.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti