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Music for Melted Floors: l’avanguardia techno di Sabla

Nella storia della musica si spreca il numero di dischi intrinsecamente legati alla propria etichetta, sia per la reciproca fama che ne è scaturita dalla pubblicazione, sia per ragioni puramente musicali, come l’inizio di un’intensa produzione di un genere dopo il successo ottenuto da quell’album.

Ad oggi è impossibile conoscere il futuro della neonata Pensament Sonics, label che punta tutto su una produzione sperimentale, quel che è certo è invece il disco inaugurale dell’etichetta, Music for Melted Floors, in uscita il 10 dicembre 2021. La firma è quella del torinese Sabla, nome di certo non nuovo agli appassionati di techno ed elettronica d’avanguardia, che già nel 2015 l’Ep Spirits otteneva un buon riscontro fra la critica specializzata.

Il nuovo album è presentato come un’indagine sul cambiamento e sulle percezioni, ma soprattutto con l’idea di spazio a dominare otto brani in continuo movimento. Sin dall’apertura Crystals è evidente come sonorità alienanti si modifichino con il passare dei minuti per approdare a suoni organici, voci robotiche, piccole note che fluiscono in libertà; un gioco di sottrazione e di pulsioni che domina anche Ground Loop, che proprio attraverso un loop incessante raggiunge una costruzione minimale e coinvolgente.

Sensorario è probabilmente l’episodio più movimentato del lotto, in cui i ritmi, pur contaminati da sonorità dub, confluiscono in techno d’introspezione. Constellation of Data assorbe tradizioni a tratti orientaleggianti, in quello che è un brano dalle forti connotazioni atmosferiche, da ascoltare a luci soffuse. Chiude Forestpath, una sorta di kolossal capace di incanalare tutte le influenze dei brani precedenti e reinventarle in una forma completamente inedita.

Music for Melted Floors è un album audace e coraggioso, ma allo stesso tempo dall’alto fattore d’ascoltabilità e non solo per comprendere passaggi che inevitabilmente sfuggono con pochi ascolti, ma anche perché Sabla non si perde mai in inutili lungaggini o in brani inutilmente pesanti.




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