La musica intima e visionaria di Maurizio Abate
Tra musica sperimentale e acustica, Semi Mondi è un nuovo capitolo nella discografia di Maurizio Abate, da 15 anni è un solido riferimento dell’underground italiano, grazie alla sua indole versatile che gli permette di passare da momenti onirici ad altri psichedelici esprimendosi attraverso il suono della chitarra.
Un full length intimo e personale questo pubblicato per la svizzera EEEE caratterizzato da un approccio istintivo e libero che, attraverso il suono “primitivo” della chitarra, arriva a disegnare 18 eleganti ambienti sonori.
La sua musica è ipnotica e avvincente, un continuo saliscendi emotivo come in Risalendo il crinale foglioso, un blues dai richiami naturalistici e crepuscolari, scandito da arpeggi e progressioni che dal primitivismo si spostano verso una forma più sperimentale.
Il linguaggio delle spore è un susseguirsi d’immagini vivide e intuizioni melodiche. Accarezzando ripetutamente le corde Abate tratteggia linee morbide e melodiche che richiamano le remote origini del fingerpicking.
La chitarra di Abate trasuda emozioni e simmetrie in Mescola bolle e climi del cuore, arpeggi reiterati combinati con una leggera e scintillante parte ritmica aprono a tenui spiragli di luce, dando per un attimo l’impressione che la malinconia sia andata via.
Nell’album c’è spazio a momenti di spensieratezza come Il silenzio delle api nella quale la chitarra dialoga con la fisarmonica. Accordi sognanti vengono accompagnati da fischi in un brano che profumo di musica per colonne sonore.
Il tocco caratteristico degli arpeggi di Abate rivive in L’abisso dei sogni: un tappeto di droni ambientali risalta il minimalismo della chitarra, un mantra celestiale per una delicata meditazione.
Quella di Maurizio Abate è una celebrazione alla libertà d’espressione, alle emozioni e alla chitarra. Semi Mondi è un album dalla crescita lenta ma costante con il suono delle sei corde pieno di sfumature, ogni traccia è un pezzo di un quadro dai colori pastello.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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