Musica da custodire
Nato nel 1960 a Buenos Aires, Mario Verandi è un compositore e sound artist con all’attivo varie collaborazioni con artisti visivi e coreografi.
Remansum (dal latino ristagno) è il suo ultimo album, pubblicato il 28 giugno 2020 dall’etichetta americana TRS (Time Released Sound) in formato LP / CD / DL.
Il titolo del disco allude all’azione di fermarsi in un luogo, in questo caso il restare attoniti davanti alla calma profonda trasmessa dalle nove tracce del disco pervase dalla melodie del pianoforte che vanno ad incontrare leggere trame elettroniche.
Il suono portante del piano è intriso da un animo jazz che si può riscontrare nella parte ritmica di Riven in Time, arricchita dal violoncello di Dina Bolshakova il quale contribuisce a caricare di pathos la traccia. L’essenza di Verandi va riscontrata nelle composizioni atmosferiche, frutto del connubio tra il piano e i campionatori, un mix di suoni elettronici e suoni acustici tali da circondare l’ascoltatore da un’aura di tranquillità.
La seconda traccia, Hazy Sun, si contraddistingue per lo spirito minimalista alla Philipp Glass, per il delicato gusto neoclassico alla Olafur Arnalds e per quelle progressioni melodiche intrise d’intimismo. S’intrecciano così le delicate armonie del piano con i fraseggi del violoncello di Sebastien Selke dei Ceeys.
With Eyes Hidden vive di un rapporto emozionale tra malinconia e serenità e di quella contaminazione sonora tra pianoforte e violoncello. La dualità tra i suoni onirici del piano e le note gravi del violoncello sono una costante di tutto l’album.
Nella penultima composizione, A Tear in the Desert, confluiscono diverse influenze, dal modernclassic a reminescenze new wave che vanno a impreziosire la traccia di un tono cupo e sofferente. Le note del piano dilatate e sospese addolciscono la parte elettronica, con il violoncello della Bolshakova atte a risaltare l’animo struggente del brano. In conclusione Now and Always dal ritmo lento, è un gioco di pause, una piece che si basa esclusivamente sull’emozionalità delle note del piano, intervallatedal respiro del violoncello.
Remansum è un piccolo capolavoro di armonia: nove composizione che rivelano lo spirito del compositore argentino, semplicità melodica al servizio di composizione che sanno donare sollievo e pace interiore.
La musica empatica di Mario Verandi va accolta, preservata e custodita gelosamente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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