L’intimo abbraccio di Francesco Lurgo
A un anno da Caring About Something Utterly Useless, ultima uscita firmata dai FLeUR, Francesco Lurgo intraprende la strada solista con l’album SleepTogether Folded Like Origami, rilasciato il 6 maggio 2022 per Bosco Rec.
Il musicista e produttore torinese realizza un disco in bilico tra musica elettronica e post-rock che parla di intimità sia quella con sé stessi sia quella con gli affetti personali. Sette tracce concepite come un unico fluire nate dai suoni dei synth e da quelli della chitarra pesantemente effettati con i quali Lurgo crea cinematiche texture ambientali dalla forte componente melodica.
Si parte subito con la profondissima quiete della title track, le note della chitarra vengono campionate per essere utilizzate come sorgente sonora dalla quale sviluppare la strumentale. Un’architettura sonora dark ambient sulla quale si poggiano le cristalline melodie della viola di Erika Giansanti, da questo intreccio prende vita una traccia sublime nella quale prova ad emergere un’emotività tenuta in gabbia.
Con la successiva I Am Already Far Away giunge il momento di mostrare il dinamismo cinematico che caratterizza questo Lp. Un intenso e pulsante magma sonorobrulicante di riflessi metallici rivelano le influenze post-rock di Lurgo con un finale tutto in crescendo con le chitarre che diventano le protagoniste principali.
Quiet The Chaos è una fusione tra l’imprevedibilità e il cerebralismo del post-rock: l’andamento serrato delle chitarre disegna un flusso composto da progressioni trascinanti alla scoperta del proprio mondo interiore.
Sleep Together Folded Like Origami si chiude con One Moment After The Shipwreck, una conclusione delicata e fragile per un album dal suono “organico”, in grado di tenere sospeso l’ascoltatore dall’inizio alla fine.
Francesco Lurgo realizza un album complesso,dal grande impatto emotivo, caratterizzato da momenti di placidità e da momenti dall’impatto immediato risultando efficace costantemente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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