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Il cambiamento come sinonimo di rivoluzione

Sono passati tre anni dall’uscita di Arca, il disco omonimo di Alejandra Ghersi, da allora per l’artista di Caracas sono cambiate molte cose nella sua vita:  si è innamorata e contemporaneamente ha trovato fiducia nell’affermare la sua identità non binaria.

Questi avvenimenti l’hanno portata a produrre KiCk i, in uscita il 26 giugno per XL Recordings. Il quarto disco di Arca è una continua festa colorata ed esplosiva in grado di mischiare elementi diversi come la techno col reggaeton, l’avant-pop col noise, un album audace ma allo stesso tempo accessibile a tutti.

“Non voglio essere legata ad un genere,” afferma Arca. “Non voglio essere etichettata come una sola cosa”, il sound in costante evoluzione del disco ne è la prova.

Nonbinary, la traccia di apertura del disco è la dichiarazione di Arca della sua nuova espressione di genere: ritmo sincopato, canto in stile sprechgesang, spari campionati e una celebrazione in versi della sua identità binaria “I can be friendly or I can be fake / I can be real or I can lick a taste / What’s it gonna take? / I can be sexy or I could be sad /Act bad just to be sweet / What a treat / It is to be
/ Nonbinary / Ma ché rie / Tee hee hee / Bitch”. Maquetrefe è un reggaeton digitale, ricco di glitch e ritmiche destrutturate, una traccia che riconcilia Arca con il suo patrimonio venezuelano. La voce effettata e robotica rappresenta l’anima spaziale e futurista del produttore sudamericano.

La prima collaborazione del disco è quella con Bjӧrk in Afterwards, una produzione orchestrale creata appositamente per risaltare la voce cristallina dell’artista islandese che in questa canzone canta in spagnolo. Si passa così da una canzone introspettiva a tutt’altro mood per Watch col featuring della cantante londinese Blane Muise aka Shygirl. Un suono abrasivo e non convenzionale per la settima traccia, come al solito una cura maniacale nella parte ritmica con il rappato che s’incastra perfettamente con le sonorità acide e urbane del brano. Rosalía presta la voce in KLK, traccia che mischia le sonorità da club con il flamengo, riprendendo gli spari di Nonbinary ,perfetta per una notte di bagordi.

La Chíqui con SOPHIE  ha un suono potente e frastagliato, iperfuturistico, che alterna momenti melodici e pomposi a piogge elettroniche e digitali divenuti il marchio di fabbrica di Arca.

KiCk i è un album che scorre leggero, nonostante la complessità dei suoni, dove una cosa non deve essere solo una cosa, ma può avere molteplici significati. L’album rispecchia il faticoso percorso alla ricerca della gioia da parte di Arca, mentre per quanto riguarda le sonorità il lavoro risulta eclettico e poliedrico.




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