Space, il potere della creatività in musica
Space dei The Mistake Band si presenta come un’affascinante esplorazione delle potenzialità sonore attraverso pratiche sperimentali e interattive. Nato dall’omonimo laboratorio di musica elettronica sperimentale rivolto a bambin*, il progetto si fonda su un approccio ludico e creativo, dove suoni ambientali catturati sul campo vengono rielaborati con applicazioni musicali, sintetizzatori portatili, effetti e microfoni a contatto.
Risultato di un percorso didattico e artistico condotto da Mauro Remiddi e Roberto Fega, Space incarna l’essenza di un’esperienza sonora condivisa, fatta di ascolti attenti, gestualità e sperimentazione.
Space si apre con la traccia omonima, in cui le sonorità di Remiddi e Fega si mescolano magistralmente con quelle di Alice Ianni Palarchio, Gaia Celesia, Matilde Gola, Midori Collepiccolo e Noè Delle Foglie. Il risultato è un brano ibrido, in cui la musica elettroacustica si fonde con l’elettronica, creando un’esperienza sonora cristallina e avvolgente: una cassa dritta che in alcuni momenti prende la scena, sostenuta da melodie ipnagogiche che trasportano l’ascoltatore in un viaggio immersivo e suggestivo.
Space Lake mantiene alcuni aspetti sperimentali, che però si confondono dolcemente con aperture cosmiche raffinate ed eleganti. Gli arpeggiatori tessono una texture complessa e articolata, alternandosi a momenti di stratificazioni ambientali; una traccia che sembra procedere in punta di piedi, ma poi colpisce inesorabile, lasciando un’impressione di profonda suggestione e raffinata introspezione.
Alien si presenta come un flusso sonoro avvolgente, composto da tintinnii delicati, suoni di nastri e field recordings che tessono un paesaggio elettroacustico capace di suscitare un modesto stupore uditivo attraverso contrasti surreali e imprevedibili. Questi elementi creano un ambiente alieno e allo stesso tempo alienante, mentre una voce narrante ci guida con dolcezza e mistero alla scoperta di questo universo sonoro sconosciuto, invitandoci a immergerci in un viaggio sensoriale che sfida le percezioni e stimola l’immaginazione.
Le sei tracce di questo progetto incarnano perfettamente la filosofia delle Pulci nell’orecchio di Dischi Durevoli Records: pratiche DIY, urgenza espressiva e un tocco di divertimento, per un viaggio tra suoni e immagini che invitano a riscoprire il potere della creatività in musica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.