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Il ritorno dei Telefon Tel Aviv

Il primo album dei Telefon Tel Aviv dopo dieci anni rivela un suono raffinato e ringiovanito. Infatti Josh Eustis ha superato tutti gli ostacoli per realizzare il coming back con Dreams Are Not Enough. Una tragedia, infatti , aveva segnato Immolate Yourself, l’ultimo disco del progetto. Il giorno prima della sua uscita, Charlie Cooper, il partner di Eustis nel gruppo e suo amico d’infanzia, era stato trovato morto a causa di un sovradosaggio accidentale di sonniferi e alcol e nello stesso periodo l’artista aveva anche subito un lutto familiare a causa della perdita del padre.

Eustis è comunque stato produttivo dal 2009, lavorando con Nine Inch Nails, Vatican Shadow e Apparat, pubblicando musica come Sons Of Magdalene e come metà dei Second Woman. Ma è comunque rimasto deciso a voler continuare il progetto Telefon Tel Aviv, per quanto lentamente e dolorosamente. Nel 2016, la sua intervista con Matt McDermott si era conclusa con Eustis che diceva: “Perché dovrei smettere di farlo? Devo almeno provare prima di fermarmi. Devo almeno provare a fallire invece di arrendermi e andarmene”.

L’artista ha anche spiegato come di solito avveniva il processo creativo della coppia: lavorava su alcune cose iniziali e le inviava a Cooper, che avrebbe completamente separato le cose per poi completare il progetto insieme. Eustis era controllo e struttura; Cooper era il caos e l’entropia. In che modo, quindi, Eustis avrebbe sviluppato la musica senza l’energia polare-opposta del suo partner? Sarebbe impossibile indovinare come ha superato questo ostacolo, ma è riuscito a farlo. Dreams Are Not Enough è un notevole ritorno che realizza cose che i primi tre album di Telefon Tel Aviv non sono mai stati del tutto in grado di fare.

La musica di questo album tenta di mescolare l’anima ma, per certi aspetti, ci prova troppo o va troppo lontano. Questa è una linea che a volte Telefon Tel Aviv ha già attraversato. Il gruppo era noto per un suono pastorale IDM che, attraverso la voce e la strumentazione, riscaldava l’elettronica fredda. La loro musica era dettagliata, spesso impressionante, ma a volte gli umori emotivi scivolavano nel melodramma. La migliore qualità di Dreams Are Not Enough è quindi la fusione delle sue emozioni, poiché positività e negatività fluiscono l’una nell’altra come affluenti convergenti di un fiume. La voce influenzata da Bernard Sumner e le linee di piano doloranti sono sostenute da un battito bellicoso in un equilibrio che cercava da tempo.

Eustis distribuisce energia con decisioni che sono sia controllate che confuse. Arms Aloft racchiude sintetizzatori simili a Mark Fell, una linea acid stile Plastikman e termina in un ambiente incantevole. Il quasi silenzio è usato come strumento compositivo. Tutto sembra suonare da vicino, lontano o come se fosse in molti posti contemporaneamente. Nonostante le molte forze mitiganti, Dreams Are Not Enough potrà sembrare troppo sentimentale o grandioso per alcuni ma è utile pensare all’album attraverso l’obiettivo di un sogno, sia in termini di suono che di contenuto emotivo. Le paure vengono elaborate e vengono realizzati i desideri di lunga data.




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