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Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives, «un posto meraviglioso e insieme strano»

Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives è un viaggio sonoro che attraversa i confini tra musica, natura e  introspezione.

In questo nuovo progetto, Teho Teardo invita l’ascoltatore a riflettere sugli “Infinitives”, quei verbi  all’infinito  che  rappresentano possibilità  e  frammenti  di  un  momento  complesso e in divenire. Collaborando con artisti come Stefano Bollani, Abel Ferrara, Keeley Forsyth e altri musicisti, Teardo trasforma  melodie  storiche  e  frammenti di suoni ambientali in un universo sonoro personale, sospeso tra passato e presente,  tra  natura  e  immaginazione.

Tra  canti di uccelli notturni e frammenti delle composizioni di Bach, Badalamenti, Purcell e Strozzi, l’artista ci guida in un viaggio all’interno di un equilibrio fragile e affascinante, dove l’amore, l’illusione e la verità si confondono in un infinito di emozioni e suoni.

Tracce come Eravamo senza saperlo nascono dall’incontro tra parti orchestrali e field recording, impreziosite dalla partecipazione di Stefano Bollani al pianoforte. Dalle note allungate e dalle melodie sommerse alle partiture d’archi e alle leggere incursioni elettroniche, fiorisce un emozionante paesaggio sonoro che si presenta etereo e sospeso. Caratterizzato da una straordinaria capacità narrativa, questo brano di Teho Teardo si distingue per il modo in cui riesce a trasportare l’ascolto in un universo sonoro intimo e coinvolgente, fatto di atmosfere delicate e profonde che restano impresse nel cuore.

Con la rilettura di Laura Palmer’s Theme di Angelo Badalamenti, senza stravolgerne la struttura originale, Teardo riesce a conferire alla composizione un tocco sorprendente: un’atmosfera che richiama le sonorità di una colonna sonora post-industriale, fatta di suoni ruvidi e texture cupe, impreziosita da improvvisi sprazzi di musica classica. Questa fusione in attesa crea un dialogo affascinante tra due mondi sonori apparentemente opposti, rendendo l’intera reinterpretazione una suggestiva esperienza sonora.

L’insonnia delle rondini, composta da Teho Teardo e Keeley Forsyth, è una traccia carica di pathos che si apre con il suono grave degli archi, creando una discesa graduale accompagnata dalla voce di Susanna Buffa. Il brano si distingue per una forte forza narrativa che si mantiene costante per tutta la durata, intensificata ulteriormente dall’ingresso degli elementi orchestrali, contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più immersiva ed emozionante.

In definitiva, Teho Teardo ci conduce in un viaggio intenso e delicato attraverso un paesaggio sonoro che unisce natura e immaginazione, in un equilibrio fragile ma affascinante. La sua capacità di rielaborare e dialogare con i frammenti ambientali crea un universo sospeso, dove ogni dettaglio sembra sussurrare un’infinità di possibilità. Come ci ricorda la citazione di Twin Peaks, «Da dove veniamo noi, gli uccelli cantano una canzone bellissima, e c’è sempre musica nell’aria», Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives ci invita a riscoprire la magia nascosta nei suoni quotidiani, rendendo ogni ascolto un’esperienza di profonda introspezione e meraviglia.



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