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Simone Faraci: «sento le vocine nel cervello»

Già membro del collettivo d’improvvisazione Minus, Simone Faraci debutta come solista con Echo Ex Machina, pubblicato il primo ottobre 2021 da Slowth Records.

L’album è un concept sviluppato durante la pandemiasulle voci mediate da strumenti tecnologici. Voci che arrivano da lontano, smembrate e successivamente ricostruite dalla tecnologia digitale.

La ninfa Eco consumata dall’amore non corrisposto per Narciso, venne condannata dalla dea Giunone anon poter parlare ma solo a ripetere le ultime parole altrui fino a quando di lei rimase solo la voce.

Attraverso il mito delle Metamorfosi ovidiane, Faraci riprende il concetto di trasformazione applicandolo alle voci che nella vita viaggiano senza corpo nello stream delle videochiamate e nei feed dei social media, come un’eco della nostra presenza corporea.

Le cinque tracce di Echo Ex Machina compongono un unico flusso elettronico impreziosito dalle parti vocali di Agnese Banti.

L’album si apre con Scroll Macabre, un patchwork di voci campionate dai reel di Instagram. Sullo sfondo un tappeto elettronico accompagna il materiale campionato che, cucito insieme, prende la forma di un discorso casuale dal senso compiuto.

Una miriade di sillabe pronunciate da Agnese Banti si trasforma in un vortice di suoni e pulsazioni in Τυέρτι. La casualità è ancora una volta protagonista delle composizioni del Faraciche con le sillabe destrutturare e ricomposte attraverso un algoritmo lasciano all’ascoltatore il compito di trovare la propria chiave di lettura di questo gioco.

Ancora una volta in Vox Aeterna funge da traino per la musica: un gioco di timbriche e basse frequenze come se la voce di Agnese Banti si muovesse in uno spazio vuoto interagendo con esso in una continua trasformazione.

Il finale affidato al canto di una macchina: Apparatus [songmachine] è un fluire di voci elaborate al fine di adattarsi e modellarsi a suoni metallici, canti d’uccelli e madrigali suonati da un turntablist.

Echo Ex Machina è un’interessante ricerca sonora con la quale Faraci rende protagoniste le voci senza corpi che ci circondano ogni giorno.




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