Absurd Matter 2, un’opera che sfida i confini della percezione
A due anni di distanza dal suo primo capitolo, Absurd Matter 2 si presenta non solo come un semplice sequel, ma come un’evoluzione audace che ridefinisce i confini già sfumati del suo predecessore. Il produttore italiano Nino Pedone in arte Shapednoise, ora residente a Berlino, trasforma il suo approccio sonoro in un territorio di sperimentazione stratificata, dove rumori esplosivi, hip-hop distorto e atmosfere leggere si alternano e si disintegrano in un flusso di suoni in continuo divenire.
Ispirato dalla propria esperienza di perdita uditiva e dalla rinegoziazione percettiva causata dalla malattia di Ménière, Pedone crea un’opera densa, coinvolgente e mistica che riflette un rapporto complesso e profondamente personale con la percezione stessa. In questa seconda incarnazione, l’album si rivela come una cronaca riflessiva di un disorientamento che si trasforma in concentrazione, un viaggio attraverso distorsioni illusorie e fluttuazioni ritmiche tese, dove il silenzio tra i suoni diventa espressione tanto quanto i suoni stessi. Un’opera che sfida i confini della percezione, invitando l’ascoltatore a immergersi in un mondo di suoni frammentati e di infinite possibilità sensoriali.
Pubblicato dall’etichetta berlinese Weight Looming, l’album si apre con Repeater, un brano impreziosito dalla collaborazione di Billy Woods e Chaz “Elucid” Hall, alias gli Armand Hammer. La traccia si presenta con una duplice anima: da un lato, tintinnii e archi noir creano un’atmosfera suggestiva e inquietante, mentre dall’altro, i ritmi soffocanti e i glitch contribuiscono a tessere un mosaico di suoni così inebrianti, distintivi e variegati da graffiare il cervello e lasciarne un’impronta indelebile.
Crash Landing si presenta come una vera mina: una traccia ancora più aggressiva, visceralmente cerebrale e al contempo cerebralmente viscerale rispetto alle due precedenti. Il brano si configura come un rumore aspro e un pensiero ardente, caratterizzato da toni metallici e ronzanti che contrastano il flusso elastico del rapper di South Central, ICECOLDBISHOP.
I Saw The Light rappresenta il cuore pulsante di Absurd Matter 2, un brano in cui Pedone collabora con Loraine James alla produzione e vede la partecipazione vocale di Moor Mother. Il risultato è uno dei momenti più intensi dell’album, dove atmosfere sfocate si mescolano a bassi distorti e percussioni arrugginite che sembrano danneggiare il soundsystem stesso. Le parole assertive di Moor Mother si librano sui detriti sonori, rafforzando i temi di Pedone di sovrastimolazione e alterazione della coscienza, mentre balbettano e deviano dalla rotta, svanendo in un lontano sfondo. Questa fusione di elementi crea un’esperienza sonora coinvolgente e disturbante, che cattura l’ascoltatore in un vortice di sensazioni e suggestioni.
Absurd Matter 2 di Shapednoise si rivela come un’opera che non solo sfida le convenzioni sonore, ma che ci invita a esplorare le profondità più scomode e frammentate della percezione umana. Con questa seconda incarnazione, Pedone ci guida in un viaggio tumultuoso, tra distorsioni, silenzi e flussi sensoriali in continuo mutamento, aiutandoci a ricollocare il nostro io vorticoso in uno spazio di caos controllato e di rinnovata consapevolezza. La sua musica potente, come un calcio in faccia, ci spinge a liberare ciò che è inaccettabile e a confrontarci con le nostre percezioni più oscure, in un territorio sconosciuto e affascinante. Absurd Matter 2 diventa così un’esperienza sensoriale dirompente, un richiamo a abbandonare le certezze e ad abbracciare l’ignoto, lasciandoci attraversare da un flusso di suoni che, come un interrogatorio, ci costringono a confrontarci con la complessità del nostro rapporto con la realtà.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.