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Seawards: navigar m’è dolce in questo mare.

Si chiama FLOAT il primo album dei Seawards, pubblicato il 14 dicembre per Platonica.

Nati artisticamente nel 2015, Giulia Granger Benvenuto e Francesco Proglio De Maria arrivano dopo anni di dura gavetta al debutto discografico su lunga durata, prodotto da Zibba, con la produzione esecutiva di Materiali Musicali e il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa SIllumina.

“FLOAT rappresenta in tutto e per tutto il nostro percorso fino ad oggi. Non è un caso che si passi per pop, r&b e funk e molti altri generi: sono proprio queste tutte le influenze che hanno caratterizzato i primi 3 anni insieme. Ancora più che in 85 BPM, Zibba è riuscito a catturare l’anima dei pezzi, e il risultato è molto più maturo rispetto all’EP.

Siamo molto soddisfatti della resa dei brani, che si incastrano perfettamente fra di loro e che definiscono chiaramente una nostra identità musicale. In ogni brano c’è un pezzo importante di noi stessi, ci siamo raccontati con la musica e le parole. Speriamo che qualcun’altro possa ritrovarsi in queste canzoni, “galleggiando” con noi tra i diversi mood”, così si raccontano i due.

Songwriting catchy, elementi pop arricchiti di elettronica sono queste le basi del mix magico dell’Alt Pop del duo di Imperia.

Divertente e coinvolgente, Fools è la traccia di apertura. La sezione ritmica frizzante è la culla perfetta della voce decisa di Giulia. Spruzzi elettronici colorano la produzione.

In Walls c’è spazio per i contrasti, momenti più tirati ed altri più morbidi mettono in luce la duttilità del gruppo. Suoni liquidi dal respiro internazionale ed un ritornello accattivante.

I momenti migliori arrivano quando il gruppo si mette a nudo con delicatezza in versione acustica, senza orpelli (17 Beauty).

Feel ricorda la migliore Banks nella parte elettronica, mentre l’intermezzo acustico con la chitarra mostra tutto il lato sentimentale di Giulia e Francesco, mentre uno dei momenti migliori del disco giunge con la conclusiva Not Afraid To Die Alone: dinamiche che crescono, intensa dall’atmosfera sognante. Alla chitarra stavolta il compito di impressionare e colpire al cuore.

FLOAT è un album equilibrato: espressività ed esplosività sono le armi vincenti dei Seawards che possono tranquillamente dire la loro nel panorama musicale italiano.




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