Landscape from Memory: turbolenze d’animo e di suono
Ci sono note di gattopardismo nel nuovo album di Rival Consoles, Landscape from Memory, in uscita il 4 luglio 2025 per Erased Tapes.
Se, infatti, è vera la celebre frase “tutto deve cambiare perché nulla cambi”, l’ultima fatica di Ryan West sembra esserne una conferma musicale. Dopo un anno travagliato, l’abbandono del suo studio di Hackney e la ripresa di alcune tracce sonore che aveva temporaneamente scartato, arriva il suo nono disco in studio che, a conti fatti, riprende il discorso lasciato tre anni fa da Now Is allargando lo spettro sonoro alla sua intera produzione.
In generale, siamo nelle piene coordinate a cui il musicista inglese ci ha abituati nel corso degli anni: un approccio a metà fra minimalismo e tensione melodica, un sapiente artigianato elettronico capace di sposarsi anche con elementi acustici, un sound che spazia fra IDM, microhouse, ambient techno ed echi progressive.
Non è esente da questo caleidoscopio anche questo nuovo album, quasi un’ora di musica in cui c’è spazio per un po’ tutte le sue influenze. C’è la ricerca melodica appoggiata sulla batteria di Catherine, c’è il già citato dualismo elettronica/acustica con l’incontro fra sintetizzatori e chitarra in Gaivotas, ci sono echi di clubbing nella pur criptica Known Shape, una specie di IDM in chiave dancefloor.
Istantanee di una proposta sonora complessa e sfaccettata, ogni brano mette in mostra qualche nuovo spunto anche nella seconda parte del disco, con la doppietta emozionale Nocturne / If Not Now ad ergersi su tutti: tanto oscuro e inquietante il primo, quanto avvolgente nelle sue trame di piano e violoncello il secondo. Nel finale, spazio all’organicità di 2 Forms e al tuffo hauntology di Tape Loop.
Forse fin troppo sfaccettato, Landscape from Memory appare meno compatto di altri lavori di Rival Consoles, per quanto tecnicamente ineccepibile. Una scelta che rispecchia, in parte, lo stato d’animo di Ryan West durante la produzione dell’album e che ben descrive il suo stato emotivo, peccato per qualche lungaggine di troppo a penalizzare il risultato complessivo.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
