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L’elettroacustica di Renato Fiorito arriva in Cilento

Se in occasione di Lustra (2023) la ricerca elettroacustica del napoletano Renato Fiorito giocava “in casa”, partendo proprio dai suoni della tradizione partenopea, nel nuovo Bastimento, in uscita il 5 dicembre 2025 per Superpang, la “trasferta” non è poi così lontana.

Alla base del suo nuovo esperimento sonoro, il sound artist è partito dal Cilento e da una serie di field recordings lì registrati. Il Mediterraneo e, in particolare, il moto del mare (piazzato anche in copertina) sono inevitabilmente punti di inizio per una sorta di suite drone articolata in quattro brani.

Sin da un primo ascolto emergono proprio queste due influenze sensoriali e terrene prima ancora che musicali. C’è un suono disteso, in costante movimento, per l’appunto ondulato che assume forme diverse ma sempre costanti, lievi guizzi di una materia che resta pur sempre la stessa; e c’è la costante atmosfera di solitudine, di isolamento, che va oltre le distese marine di una barca al largo e raggiunge i posti più nascosti del Cilento.

C’è, inevitabilmente, tanta natura e non in quanto registrazione ma nel suo spirito più tangibile. Se il primo atto, A muovere, funge quasi da breve intro nella composizione, è con Gemelli – Molare che questa dimensione assume connotati percepibili e reali, a maggior ragione nella seconda parte quando ad emergere sono scintille e suoni che allontanano il mondo astratto per giungere sulla terra, o quando le onde del mare permeano l’analisi interiore dell’enigmatica Sei di Nuovo Qui. L’atto conclusivo, Serranuda (stereo), è anche quello più lungo; con i suoi 15 minuti sembra una composizione nella composizione, racchiudendo l’intera anima del disco e allargandone i confini oltre ogni aspettativa: tappeti di droni, incursioni (dark) ambient, field recordings che catturano onde, animali e suoni notturni ed echi di musica concreta in quello che è sicuramente il climax della ricerca elettroacustica citata a inizio articolo.

Non è una novità, ma anche in Bastimento emergono i tanti spunti che Renato Fiorito dissemina nella sua musica di volta in volta. Ciò che colpisce non è solo la stratificazione della composizione in sé, quanto la sensazione di intimità che avvolge l’ascoltatore. Ognuno può trovare qualcosa di personale in Bastimento.



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