Indagine fra le reliquie di Reid Willis
Parte da un concept tutt’altro che scontato Reliquary, in uscita l’11 luglio 2025 per Mesh. Secondo Reid Willis, musicista e compositore, ogni album è una sorta di archivio tanto passato quanto futuro di un artista: ogni brano, infatti, può contenere tracce di un passato musicale e personale, ma allo stesso tempo semi di ciò che verrà.
Una dipendenza sonora (e non solo) che ritroviamo anche nei dieci brani dell’album. Se è vero che ogni disco non potrebbe esistere senza gli altri precedenti e ogni traccia è strettamente connessa alle altre, allora non sorprenderà ritrovare in questo nuovo disco tanto dei lavori precedenti di Willis. Il territorio è effettivamente quello a cui ci aveva abituati il musicista di New Orleans: elettronica ibrida capace di spaziare fra ambient, IDM e microhouse, non disdegnando mai elementi classici e cinematografici, come testimonia la coda dell’opening track Mutual Fawn.
Di tutt’altra pasta la successiva Diamond Spitter, che vive invece di tensioni sotterranee e percussioni vibranti, mentre Aura Amora si piazza su confini downtempo.
Le “reliquie” evocate da Willis assumono, brano dopo brano, le caratteristiche di un’indagine sulla sua stessa vita da musicista, toccando influenze già presenti nei suoi album precedenti (l’incontro fra ambient e IDM della lunga I am a Forest Fire) e altre che invece sembra voler esplorare in futuro (i confini indefinibili di Underpunished). Spazio, nel finale, prima all’incontro fra classica ed elettronica di Sincerio e le sue melodie in dissolvenza, e poi al tuffo nel mondo lontano di Vestigio, con i suoi echi a dar voce a memorie nascoste.
Quasi in funzione di disco manifesto, Reliquary ha il grande pregio di mettere insieme diverse sonorità senza mai sembrare confusionario. Per quanto Reid Willis ci abbia già abituato in passato a queste alchimie musicali, stavolta il quadro sembra essere più a fuoco, nonostante qualche lungaggine evitabile.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.