Far Away Worlds, tra onde sonore forze elettromagnetiche
Immaginate di cogliere il battito invisibile delle onde elettromagnetiche che attraversano l’etere, e di viaggiare al confine dello spazio interno ed esterno.
È in questo limbo sonoro che si svolge Far Away Worlds, l’album di debutto di Pareidolia, un progetto audace e raffinato nato dalla collaborazione di Liz Allbee e Marta Zapparoli.
Un viaggio sensoriale tra field recording, elettronica pulsante e misteriose onde elettromagnetiche, che sfidano i confini del percepibile e ci conducono verso mondi lontani, ma incredibilmente vicini nel loro fascino etereo.
Un’opera di ricerca sonora che apre uno squarcio tra realtà e immaginazione, rivelando le profonde possibilità della musica come esplorazione dello spazio invisibile che ci circonda.
L’album, pubblicato da Dissipatio, si articola in cinque intense tappe. La prima, intitolata Pangean Rifts, esplora il contrasto tra onde sonore che creano un ambiente in costante tensione tra controllo e caos. Attraverso giochi di timbro e dinamiche sonore, il duo veicola una tensione palpabile, conducendo l’ascoltatore verso un’esperienza sensoriale coinvolgente.
A seguire, Sillblix of the Ether si immerge in un istante di pura quiete, dove le onde vibrano dolcemente, trasmettendo una sensazione di pace e serenità. È un momento zen che si riflette dall’esterno all’interno, mentre lentamente l’atmosfera si intensifica. La tensione cresce gradualmente, trasformando i suoni in un sussurro di ronzii e sibili sottili, creando un intenso mantra sonoro.
Se la musica ambientale potesse essere una rappresentazione dell’equilibrio dell’atmosfera, allora Number Stations è ciò che fa per voi. Allbee e Zapparoli creano un paesaggio sonoro in cui suoni riverberati e ronzii di origine elettromagnetica si intrecciano in modo magistrale. Questi suoni, al tempo stesso impercettibilmente sottili e visceralmente potenti, evocano un senso di grandezza e delicatezza, offrendo un’esperienza sonora di infinita finezza e profondità.
A conti fatti, Far Away Worlds è un lavoro affascinante e stimolante, che si rivolge a un ascoltatore disposto a immergersi in un’esperienza sonora complessa e riflessiva. Non si tratta di un ascolto immediato o leggero, ma di un viaggio sensoriale che premia la pazienza e la curiosità, grazie alla sua ricerca sonora altamente raffinata e alla profondità artistica che lo sostiene.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.

