La Quiete ambientale di Paolino Canzoneri & Maurizio Bianchi
Dopo quasi un decennio dalla prima convergenza tra due strade sonore agli antipodi, si materializza un progetto che sfida le convenzioni e abbraccia l’ignoto. Questo album si presenta come un esperimento audace, in cui le contrapposizioni tra i mondi di Maurizio Bianchi e Paolino Canzoneri si fondono in un tutt’uno inaspettato, unendo atmosfere pacate e oscuri abissi sonori in un equilibrio precario e affascinante.
Quiete ambientale è un viaggio attraverso interferenze atonali e scenari immaginifici, un’immersione in un sound ambient privo di compromessi, dove le onde radio si disperdono nell’etere e la staticità si trasforma in un’esperienza sensoriale non convenzionale.
Quiete ambientale si apre con Onde cosmiche, una bordata ambientale fragile ed eterea, in cui droni ipnotici, espressivi e cupi, creano un’intensa sensazione di pace e beatitudine meditativa. In questa atmosfera avvolgente si percepisce una fugace sfumatura di tristezza, solitudine e isolamento, che attraversa tutto il brano, stringendosi intorno all’ascoltatore come un abbraccio. Il sound ampio da orchestra ambient amplifica questa sensazione, offrendo un’esperienza sonora profonda e contemplativa.
In Corale Incanto, Bianchi e Canzoneri ci regalano una straordinaria ricchezza di suoni, capaci di scolpire un brano che si presenta come un imponente monolite, ma al tempo stesso morbido e delicato. Questa contrapposizione rende il suono ambient a dir poco evocativo, in cui ogni dettaglio contribuisce a dipingere un paesaggio sonoro intenso e suggestivo.
La title track è un vero e proprio trionfo di field recording e synth evanescenti, un crescendo continuo di dinamiche che cattura l’ascoltatore sin dai primi istanti. La musica si distingue per i favolosi equilibri tra il candore delle note e i frammenti ritmici, creando una tensione sonora di grande impatto e raffinatezza. Nonostante questa complessità, il brano riesce a mantenere vivi i sentimenti malinconici, avvolgendo l’ascoltatore in un’estetica sonora di rara eleganza e classe, capace di emozionare e coinvolgere in modo profondo.
Quiete ambientale è un’opera che, con disincantata freddezza, riflette sulle idiosincrasie acustiche e sulla potenza di un linguaggio sonoro che sfida il presente, lasciando spazio a un ascolto contemplativo e disturbante al tempo stesso.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.