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Ordine e Mutilazione, un viaggio immersivo tra poesia e poesia sperimentale: un matrimonio che risveglia il cuore

Mi sembra di trovarmi di fronte ad una performance dal vivo, in cui osservo silente una voce parlante, in una grande stanza bianca, accompagnato da una colonna sonora sperimentale che tiene alta la soglia della mia attenzione: sono rapito da parole che rimbombano sulle pareti della mia anima, inseguite da suoni di cui non comprendo la mia provenienza, ma che ho la sensazione di aver già ascoltato in qualche vita passata.

Pubblicato il 28 marzo per l’etichetta Slowth Records, Ordine e Mutilazione è un’opera elettroacustica acusmatica, nata da Nicola Cappelleti ed ispirata dall’omonima raccolta poetica di Elena Zuccaccia, che fonde la forza della poesia con l’avanguardia musicale.

Nicola Cappelletti, sound artist, performer e compositore elettroacustico, incentra la propria ricerca artistica spaziando nelle differenti tipologie della scrittura elettronica, in costante dialogo con le diverse forme di scrittura del contemporaneo, come poesia, danza e teatro. Come performer la sua attività spazia dalla musica popular, con incursioni nel rock alternativo e nella musica da club, ai concerti di improvvisazione radicale per strumenti preparati, liuteria concreta e live electronics. Elena Zuccaccia si occupa principalmente di editoria e di libri: si diverte a sperimentare con la voce, nella sua forma scritta o in reading performativi e musicati.

Dall’incontro di questi due artisti nasce Ordine e Mutilazione, una perfomance artistica in cui Cappelletti utilizza le parole e la voce di Zuccaccia come principio generativo e struttura compositiva per la creazione musicale. Tutta l’opera si sviluppa come un lungo dialogo a senso unico tra due amanti, da un lato la voce narrante di Zuccaccia, comunica con i suoni di Cappelletti che rispondono, amplificano, contrastano, le sensazioni e le parole permettendo così un’esplorazione profonda tra amore, crudeltà, attrazione e respingimento, in un percorso di maturazione attraverso la sofferenza, ma soprattutto la ricerca reciproca.

In Ordine e Mutilazione ogni brano apre una finestra piccolissima, uno spioncino, da cui l’ascoltatore può osservare silente, un ambiente sonoro intimo e conflittuale, dove i protagonisti si avvicinano e allontanano riflettendo un rapporto imperfetto e necessario. Così, ad essere acusmatica non è solo la musica, che risponde al testo, ma anche chi ascolta, poiché lo fa da dietro un velo, rapito, quasi ipnotizzato, dai testi di Elena Zuccaccia, che scavano a fondo attraverso metafore e similitudini, nell’animo umano, lasciando intravedere i cocci rimanenti di un rapporto nostalgico, la tenerezza del ricordo, la forza di un amore passato che ha avuto momenti di pura eternità, ma che ora vive solo nell’eco delle parole.
A risvegliare l’ascoltatore da questo sogno ad occhi aperti ci pensano le incursioni sonore di Nicola Cappelletti, a tratti lamenti sofferti, impercettibili, a tratti gloriose affermazioni della propria presenza, esistenza.

Ordine e Mutilazione è un dialogo continuo, contrastante, un gioco di affermazione e negazione che crea una nuova dimensione, dove corpo fisico, corpo letterario, corpo sonoro si fondono dando vita ad un’esperienza emotiva e sonora che invita l’ascoltatore ad osservare, quasi con fare voyeuristico, le sfumature e le contraddizioni del rapporto umano.



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