NEINEI9, dove il confine tra follia e genio si dissolve
Nel cuore pulsante delle profondità sotterranee di Berlino, prende vita il progetto NEINEI9 che mescola il caos della cultura underground con l’oscurità delle colonne sonore horror orientali.
Pubblicato tramite Edelfaul Recording, Kein Zurück, l’album di debutto sfida le convenzioni: le 17 tracce del disco sono un ibrido inquietante di rap, elettronica d’avanguardia e atmosfere disturbanti, plasmate dall’oscuro genio di DJ Die Soon e dalla voce stratificata di Kuzi Whan.
Kein Zurück si presenta come un’esperienza sensoriale che ti trascina in un vortice di rabbia, umorismo nero e frenesia, tra ritmi contorti e atmosfere soffocanti.
L’album si apre con Was geht, un’introduzione ipnotica in cui droni vibranti si dipanano attraverso filamenti vocali deformati, fusi con rumore e bassi sismici. Si crea così un paesaggio sonoro alieno, pervaso da vibrazioni inquietanti che si intensificano e si trasfigurano in modo brutale nel corso delle tracce, trascinando l’ascoltatore in un viaggio tra atmosfere disturbanti e misteriose.
Alles si presenta come un’esperienza intensa e caotica, un’immersione sensoriale che avvolge e soffoca. Le urla di Kuzi whan, incastrate nel beat rumoroso, si dissolvono come echi erosi che riecheggiano all’interno di una caverna sonora, claustrofobica e opprimente. I bassi e i droni vengono modellati e rallentati, creando un’atmosfera disturbante e straniante, in cui ogni elemento contribuisce a trasportare l’ascoltatore in un mondo sonoro sconvolgente eppure irresistibilmente affascinante.
Talvolta, tra il caos più totale e il disturbante, emergono melodie languide e ipnotiche come quelle di Haha hahaah, una ninna nanna oscura e onirica che avvolge l’ascoltatore in un’atmosfera confusa e sospesa. I suoni, quasi anestetizzanti, sembrano distorcere il tempo stesso, trasportando in un regno dove il sogno e l’incubo si confondono in un abbraccio inquietante.
La tensione si percepisce con facilità in Nutzmensch, una produzione dal ritmo lento che, attraverso vigorosi e profondi bassi brutalmente funzionali, crea un’atmosfera immersiva. Il brano naviga con maestria tra le acque agitate del dub e della techno, attraversando quell’entroterra barcollante tra i due generi e lasciando un’impressione indelebile di inquietudine e potenza.
Preparatevi a immergervi nel mondo dei NEINEI9, dove il confine tra follia e genio si dissolve e ogni nota diventa un invito a scoprire l’ignoto. Attorno alle strutture ritmiche dense e complesse di DJ Die Soon si staglia il vocalismo stratificato di Kuzi Whan, che si divide in molteplici personalità, ciascuna con vibrazioni inquietanti e talvolta brutali. Kein Zurück è un caleidoscopio di rabbia, frenesia e fervore, un’esperienza sensoriale che sovraccarica i sensi, fatta di schegge ritmiche contorte e performance di spoken word ridotte all’osso, che si mescolano a un’oscurità palpabile. In questo mondo sonoro, i confini tra realtà e follia lasciando spazio a un viaggio disturbante e affascinante, in cui l’ascoltatore viene chiamato a confrontarsi con le zone più oscure e inesplorate della propria percezione.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.

