L’inizio di nuove esplorazioni sonore per Murcof
Murcof torna con Twin Color Extended Play No. 2, un epilogo affascinante per la serie Twin Color. Con la sua firma inconfondibile, il compositore e produttore messicano Fernando Corona ci guida attraverso atmosfere distopiche e cosmiche, mescolando influenze vintage con sonorità sperimentali che sfidano i confini dell’immaginazione.
Questo nuovo capitolo, frutto di riflessioni intense e influenzato dal periodo di introspezione della pandemia, rivela un universo sonoro ricco di suggestioni post-punk, Krautrock e colonne sonore horror, offrendo un’esperienza sensoriale avvolgente e inquietante.
The Fall, traccia d’apertura, si distingue per un ritmo lento e avvolgente, impreziosito da melodie cosmiche che trasportano l’ascoltatore in un viaggio tra stelle lontane, sogni inquieti e ricordi nostalgici. Questa composizione fonde sapientemente nostalgia e futurismo, creando un’atmosfera sospesa tra passato e futuro. Il brano si conclude in modo delicato, lasciando spazio al suono solitario di un synth che pulsa come un battito di cuore remoto, lasciando l’ascoltatore in uno stato di contemplazione e meraviglia. Un’introduzione affascinante che invita a perdersi nell’immensità dell’universo interiore.
La versione edit di Cosmic Drifter è caratterizzata dal sapore industriale e l’atmosfera meditativa, offrendo una riflessione cinematografica sull’isolamento e la tensione cosmica. In questo paesaggio sonoro, martelli sintetici incombono nell’ombra, annunciando un evento interstellare avvolto da campane celesti e voci che si affiorano da un background di texture analogiche potenti e coinvolgenti. Il brano sembra una trasmissione perduta proveniente dallo spazio profondo, dove il tempo si dissolve in un vortice di puro fascino sonoro. Un’esplorazione sonora che cattura l’ascoltatore in un viaggio tra mistero, introspezione e l’ignoto dell’universo.
In When The Need Is Gone – edit, la tensione si percepisce ancora palpabile, avvolgendo l’ascoltatore in un’atmosfera quasi ipnotica. La voce eterea e sfuggente di Alina si libra sopra un tappeto di effetti sonori suggestivi, richiamando le strade illuminate dai neon della Chinatown di Blade Runner, dove il passato e il futuro si mescolano in un caleidoscopio di luci e ombre. Nel frattempo, gli arpeggiatori tessono una texture oscura e inquietante, capace di scuotere le coscienze e di immergere profondamente in un mondo distopico, fatto di emozioni sottili e tensione palpabile. Un brano che cattura e trasporta, lasciando un’impressione duratura e inquietante.
Twin Color Extended Play No. 2 è un album che segna per Murcof non solo una conclusione, ma anche l’inizio di nuove esplorazioni sonore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.