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Le Atmosfere di Moonchy & Tobias

Atmosfere è il titolo del nuovo e secondo album del duo Moonchy & Tobias pubblicato il 18 ottobre 2019 per l’etichetta Tiny Room Records, dodici tracce dove la voce di Pat Moonchy, musicista d’avanguardia di Milano e il compositore e produttore americano Todd Tobias ritornano al pubblico con un nuovo lavoro musicale fatto di testi tutti in italiano.

Pat è già nota sulla scena musicale sperimentale per aver collaborato artisticamente con Sothiac, Faust e la Tai-No Orchestra, il trombonista Angelo Contini e il batterista jazz Lino Liguori; del suo cantare di fronte alle scogliere con i gabbiani, oppure comunicare con i rapaci in alta montagna e in mezzo alla natura sappiamo per Pat essere un’esperienza irrinunciabile e fondamentalmente arricchente.

Todd invece ha iniziato a suonare la batteria e il basso nei gruppi intorno a Cleveland con suo fratello Tim negli anni ’80 e ’90, quasi vent’anni dopo, nel 2012, è arrivata la sua pubblicazione di una serie di opere strumentali solistiche di musica d’atmosfera con l’aiuto di Hidden Shoal e dell’etichetta Tiny Room Records; anche lui affascinato da scenari boschivi, trae l’ispirazione in particolare vicino all’acqua, e musicalmente dai grandi autori come Brian Eno, Ennio Morricone, Neil Young, Maurice Ravel, Tom Waits, i Beatles, Igor Stravinsky e i Led Zeppelin.

Ricco di glamour anni ’90 ad aprire l’album è un breve solo strumentale, Arcobaleno, che armonicamente annuncia il secondo, una ballata fondata sull’ampolla vocale di Pat, di gusto infantile e a tratti surreale, Atmosfere, sono sguardi su orizzonti limpidi e filanti dove i vocalizzi di Pat si appoggiano dolcemente assieme alle scelte sonore di Tobias, di malizia rullante, molto bello l’intreccio di corde di chitarra ed umane in Velo, come le parole perdute e gettate sulla tonica di In Tasca. Torna la favola narrante un po’ ripetuta in Amico per toccare il sapore malinconico west sound di gusto celtico in Dall’Occhio. Accenni di filastrocca noir rockeggiante e un salto nel passato musicale popolare italiano per arrivare alla sonora e preconclusiva Grumo, accogliente e un po’ a sorpresa risolta fino al volo pindarico finale.




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