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As the Love Continues: la nuova linfa creativa dei Mogwai

I Mogwai sono arrivati a quel punto di totale libertà che ogni grande gruppo prova dopo aver fatto scuola ed aver raggiunto uno stato di culto. Nel caso degli scozzesi la consacrazione è arrivata immediatamente, quando fra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio album come il monumentale debutto Mogwai Young Team (1997) o Come On Die Young (1999) conferirono immediatamente uno status di intoccabilità, dopo aver rivoluzionato e codificato il mondo del post-rock.

E così se da una parte il loro sound è rimasto più o meno lo stesso, fra paesaggi extra-sensoriali ricchi di sfumature ambient alternate a violente sfuriate, non si può dire altrettanto del loro percorso, arricchitosi negli anni dei lavori per colonne sonore, che hanno aperto le porte per nuove possibilità compositive.

C’è chi ha riscontrato la fiacchezza degli ultimi lavori, Every Country’s Sun (2017) e Rave Tapes (2014), proprio in quest’ottica, come se i Nostri avessero dedicato la maggior parte dei loro sforzi a progetti paralleli. Appare necessario, dunque, un lavoro come As the Love Continues, in uscita il 19 febbraio 2021 per Rock Action, perché è il miglior album dei Mogwai da almeno un decennio e farà probabilmente ricredere gli scettici.

Sia chiaro: nulla di nuovo né di innovativo, ed è francamente inutile aspettarsi i fasti giovanili. Ma basta anche un solo ascolto per rendersi conto di quanto l’album sia più ispirato rispetto ai precedenti.

I Mogwai sembrano in gran forma e bastano anche solo i primi due brani per testimoniarlo: To the Bin My Friend, Tonight We Vacate Earth, un climax onirico dalle tinte elettroniche; Here We, Here We, Here We Go Forever, urticante ed angolare nelle sue trame, forse il brano più sperimentale del lotto.

Se il singolo Dry Fantasy appare un po’ troppo freddo, ci pensa Drive the Nail a riscaldare di nuovo l’ambiente, riempiendolo di corpose accelerazioni improvvise. Menzione necessaria per le due collaborazioni: Atticus Ross mette la firma in un brano dal sapore epico e mastodontico come Midnight Fit, mentre il sax di Colin Stetson arricchisce la calma scenografica di Pat Stains.

As the Love Continues è un gradito ritorno, soprattutto perché i Mogwai non apparivano così ispirati da tempo. Non mancano momenti tirati un po’ troppo per le lunghe, quasi dei riempitivi, ma la qualità complessiva mantiene alta l’asticella, tenendo viva l’attenzione in un album non di breve durata. E non è poco per un gruppo giunto al suo decimo album.




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