Michael It’z celebra la vita attraverso la musica
Celebrare la vita attraverso la musica: questa è la bellissima filosofia che ha ispirato Michael Caria nel suo nuovo progetto. Sotto il moniker di Michael It’z, l’artista presenta Life, un album intimo e vibrante, nato dall’emozione profonda della nascita della sua figlia Eleanor.
Un’opera che diventa un inno alla speranza, alla rinascita e alla gioia di vivere, catturando con delicatezza e intensità i momenti di meraviglia e scoperta che accompagnano il cammino di un nuovo inizio. In questo lavoro, la musica si trasforma in un ponte tra emozioni universali e personali, celebrando la vita in tutte le sue sfumature.
La tracklist di questo nuovo album presenta brani di musica elettronica che utilizzano campionamenti vocali, impreziositi da strutture lo-fi hip hop e occasionali incursioni nell’ambient. Il tutto è concepito con un approccio minimalista, in linea con il principio sempre valido del “less is more”.
First Breath è un brano fondamentalmente costruito sull’asse elettronica e hip hop: beat e campioni vengono suonati con un approccio elettro-organico, richiamando nel sound le atmosfere di artisti come Bonobo e Tycho.
Eleonor è un’incantevole traccia basata sulle melodie di un pianoforte e sugli arpeggiatori, che si stratificano creando un avvolgente abbraccio sonoro. La semplicità si combina con una narrazione romantica e introspettiva, rappresentando probabilmente l’apice dell’album.
Come un abile alchimista che combina sapientemente vari elementi, Caria assembla Liminal Spaces mescolando ritmi lenti, una batteria nitida e tastiere vellutate. Utilizzando campioni vocali, droni e texture ambientali, dà vita a un brano che richiama il trip hop, creando un’atmosfera sensuale.
La formula di Michael It’z funziona: Life scorre piacevolmente senza intoppi, perfetto come sottofondo durante qualsiasi attività. Probabilmente, è l’album della maturità di Michael Caria, un lavoro da ascoltare con attenzione e dedizione, capace di conquistare l’ascoltatore in modo naturale.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.