Un nuovo stimolante Ep per Maddalena Ghezzi
Emerald è il quarto Ep della serie Minerals – i tre precedenti si intitolavano Amethyst, Halite e Opal – realizzato dalla cantante e compositrice Maddalena Ghezzi in collaborazione con la pianista e synth player Maria Chiara Argirò.
L’Ep è composto da tre tracce i cui titoli in successione compongono la frase «land briefly on the outside of the flower» (atterra brevemente all’esterno del fiore). Questa frase tratta da The Book Of Delights del poeta Ross Gay riassume l’idea alla base della serie Minerals: l’uscire dalla propria comfort zone, anche solo brevemente, e il sapere che questo uscire renderà il tornare sui propri passi, nel proprio fiore, un’esperienza di crescita personale e musicale.
L’Ep si apre con Land briefly, ispirata al film Another Earth, l’unica delle tre tracce accompagnata da un testo. Il brano è composto da un tappeto ambientale fluttuante caratterizzato da sintetizzatori onirici che danno la sensazione di trovarsi al cospetto di una dimensione parallela. Ghezzi e Argirò si destreggiano tra modulazioni ovattate e connotati ritmici ottenuti da loop vocali sospesi tra fragili melodie.
On the outside è un brano da ballare: attraverso il suono giocoso dei sintetizzatori, le frizzanti pulsazioni elettroniche e i campioni vocali, il duo disegna un Mondo in cui le donne sono forti, i fiori sbocciano, ci sono uomini e razzi. Una composizione colorata e piena di energia che rispecchia la Terra così come la conosciamo ma senza il velo del patriarcato che limita le nostre vite.
In Of the flower Ghezzi immagina una ragazza seduta con le gambe a penzoloni sul bordo di un petalo di un enorme fiore bianco. Un perfetto equilibrio tra ovattati abbracci melodici, fluttuanti loop e note sospese che traducono la musica in una perfetta narrazione romantica.
Emerald è sicuramente il capitolo migliore e più profondo della serie Minerals, un breve viaggio da godere a pieno.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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