Open Field, tra natura e tecnologia
Il trombettista, improvvisatore e ricercatore sonoro Ludovico Franco torna con Open Field, un nuovo album pubblicato per l’etichetta Lontano Series (ROHS!), che si presenta come un’immersione profonda in paesaggi sonori sospesi tra natura e tecnologia.
Attraverso sette brani frutto di registrazioni ambientali di una performance collettiva ispirata alla composizione In a Large Open Space di James Tenney, l’artista di base a Roma costruisce un paesaggio acustico ricco di spazi risonanti e dilatati.
Le tracce, successivamente manipolate e stratificate con processi elettronici, invitano l’ascoltatore a esplorare un mondo sonoro in costante evoluzione, dove ambienti naturali e sperimentazioni elettroniche si fondono in una narrazione sonora avvolgente e meditativa.
Profondamente radicate nell’ambiente circostante, queste tracce danno voce a ciò che ci circonda, a quel che spesso diamo per scontato come dotato di melodia e movimento. Il brano di apertura, I, ad esempio, combina sapientemente field recordings con droni e linee di synth vibranti, che si gonfiano e si abbassano creando una texture densa e avvolgente, impreziosita da un tocco New Age.
A seguire II riprende la struttura della traccia precedente offrendo un’esperienza ambient meravigliosamente coinvolgente e introspettiva. Ciò che differisce rispetto a I è la capacità di Franco di attingere a una vasta gamma di suoni, giocando abilmente con i toni per costruire una narrazione avvincente e suggestiva, capace di immergere l’ascoltatore in un viaggio sonoro ricco di sfumature e emozioni.
In IV, con l’aggiunta di fiati e tintinnii, un drone granulare che si gonfia a dismisura si trasforma in una pasta sonora avvolgente, capace di sconfinare nei meandri più profondi della psichedelia. Questa traccia ipnotica conquista all’istante, avvolgendo l’ascoltatore in un viaggio sonoro che si rivela irresistibile fin dal primo ascolto.
Con Open Field, Ludovico Franco ci invita a esplorare un paesaggio sonoro in cui la natura e la tecnologia dialogano in modo armonioso e sorprendente. L’artista crea un’esperienza immersiva e meditativa attraverso suoni sospesi e manipolati con maestria, capace di risvegliare la sensibilità dell’ascoltatore e di spingerlo a riscoprire il mondo che ci circonda sotto una nuova luce.
Un lavoro che si distingue per la sua capacità di unire sperimentazione sonora e atmosfere contemplative.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.