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Solar Paint, un viaggio musicale delicato e meditativo

«Usa la leggerezza nel sentire, anche quando il sentire è profondo». Ascoltando Solar Paint,  subito sono affiorate nella mia mente le parole Aldous Huxley.

Il nuovo Ep di Sebastian Mullaert e Layla Rehana si presenta come un viaggio musicale delicato e meditativo, che invita ad ascoltare con apertura e sensibilità, lasciando che le emozioni fluiscano senza opporsi.

I diversi mondi sonori dei due artisti si intrecciano, creando un sound luminoso e avvolgente che invita a un ascolto attento. Le melodie, leggere come un soffice respiro, evocano sensazioni di profondo relax, mentre le armonie naturali celebrano l’amore come unica costante. Solar Paint è un ricordo che si dissolve dolcemente, lasciando spazio alla consapevolezza che tutto ciò che esiste è già in perfetto equilibrio.

In apertura dell’Ep, la title track ci accoglie con un ambiente sonoro dolce e avvolgente, caratterizzato da toni dilatati e rilassanti. Trame sintetiche e un tappeto di archi si intrecciano delicatamente, creando un senso di levità e quasi sussurrando all’ascoltatore. Man mano che la musica si sviluppa, i dettagli si fanno più evidenti e risuonano con maggiore intensità, rivelando una narrazione calda e avvolgente che difficilmente lascia indifferenti, stimolando l’immaginazione e suggerendo immagini che si intrecciano con le emozioni suscitate dalle melodie.

Fin dalle prime note di Songs From The Floating Island, sorprende l’uso della voce come uno strumento aggiuntivo, capace di arricchire l’atmosfera in modo silenziosamente magistrale ed emotivamente coinvolgente. Il brano si distingue per le sue luminose note di piano e i vocalizzi ariosi di Layla, che si combinano perfettamente per creare un paesaggio sonoro ambient, magico e sognante, capace di trasportare l’ascoltatore in un mondo delicato e affascinante.

In chiusura, No One Was There, That’s What I Remember si distingue come il momento più disteso e al tempo stesso più elettronico dell’intero EP. La melodia meditativa e cadenzata dei synth e degli arpeggiatori si sviluppa lentamente, creando la sensazione di una marcia verso un orizzonte vasto e sconfinato. Questo brano sembra evocare l’immagine di un rifugio caldo e protettivo, come se ci si stesse rannicchiando per sfuggire al freddo esterno, immersi in un paesaggio sonoro che invita alla contemplazione e alla quiete.

Con Solar Paint, Sebastian Mullaert e Layla Rehana hanno creato un Ep delicato e profondamente melodico, che invita ad un ascolto attento e sensibile. Grazie alla cura per i dettagli e alla capacità di intrecciare mondi sonori diversi, il duo riesce a trasmettere emozioni intense senza mai perdere di vista la leggerezza e la meditazione che permeano l’intera opera. In questo modo, anche concentrandosi sulle sfumature più minute, riescono a forgiare un’esperienza sonora che risuona in modo altrettanto potente e coinvolgente, lasciando l’ascoltatore avvolto in un’atmosfera di equilibrio e contemplazione.



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