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KHOMPA: il ritorno alla realtà

Nel 2016 Davide Compagnoni con la realizzazione di The Shape of Drums to Comeha sviluppato un nuovo modo di concepire l’uso della batteria trasformandola in una one man band. L’album infattiè stato realizzato conuna batteria classica, tre trigger, un laptop e un sequencer personalizzato sviluppato con l’app MaxforLive che consente di eseguire vere melodie e orchestrazioni elettroniche senza l’uso di alcuna base musicale, suonando così ogni singola parte attraverso la batteria, con ogni pad che controlla un diverso elemento del suono.

A distanza di sei anni dal primo capitolo firmato KHOMPA, il batterista degli Stearica ha pubblicato il suo secondo album solista, Perceive Reality, in uscita il 29 aprile su Monotreme Records.

Le otto tracce del disco sono frutto di una riflessione sulla percezione della realtà: in un contesto storico che favorisce il proliferare di false informazioni e visioni duali, la musica di KHOMPA spinge l’ascoltatore a sviluppare un percorso di conoscenza, approfondendo gli eventi, in modo da entrare in relazione con la realtà esistente.

Perceive Reality si apre con Belief: l’opener si apre con i sintetizzatori suonati attraverso i pad che introducono il ritmo martellante e convulsivo della batteria. Un brano IDM potente e accattivante nato dall’interazione tra drum e synth.

Conceived vede il batterista piemontese affiancato dal conterraneoAlberto Ricca aka Bienoise nella realizzazione di una produzione stratificata e densa, accompagnata da una ritmica sincopata, una traccia che vede la gelida elettronica e la martellante batteria rispondersi a colpi serrati fino ad ottenere un vortice cupo ed euforico.

Segue l’intensa Objective, una lezione di controtempo che mostra tutta la tecnica di Compagnoni esaltandola tra progressioni di synth cupi, una produzione dal  suono ruvido nata dall’incontro tra digitale ed analogico.

In Concrete KHOMPA suona ultraveloce in abbinamento ad una pioggia di sintetizzatori, un flusso magmatico in costante divenire tra cambi di ritmi ed una incredibile potenza sonora data dal muro di synth.

Subjective nasce dalla collaborazione con TOMAT: gli arpeggi girano intorno a tamburi e tom, scalando rapidamente fino a una sequenza furiosa che sfocia in una inquietante melodia.

Al secondo album a nome KHOMPA gli intrecci tra complesse ritmiche, bassi e sintetizzatori si fanno ancora più complessi portando la musica di Davide Compagnoni ad un ulteriore step successivo: Perceive Reality è un album semplicemente stupefacente!




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