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Justina Jaruševičiūtė: una piccola grande artista

Compositrice e polistrumentista con sede a Berlino, Justina Jaruševičiūtė si cimenta in un progetto ispirato al compositore islandese Johann Johannsson, scomparso nel 2018 all’età di 48 anni.

Dopo aver assistito nel 2019 al concerto berlinese dell’ensemble Echo Collective che in quell’occasione ha eseguito alcuni brani tratti da 12 Conversations With Thilo Heinzmann di Johannsson, la Jaruševičiūtė ha deciso di realizzare un album per archi di musica classica da camera.

Dallo studio e dalle ricerche sulle infinite possibilità del proprio strumento nasce Silhouettes, il primo Lp della giovane lituana. Pubblicato il 26 marzo 2021 da Piano and Coffee Records, l’album è una toccante e sinuosa raccolta di brani per archi registrato presso la chiesa evangelica Christuskirche Oberschöneweide di Berlino.

I brani che danno forma a questo disco sono spesso tenebrosi e contemplativi, come si evince dall’opener Wolf Hour, partiture solenni per un movimento in un progressivo crescendo. Fluide melodie permettono a Prayer di risplendere di luce propria.Uno dei momenti più riusciti del disco grazie al commovente intreccio di violini, viola e violoncello che infondono speranza e conforto.

Uno slancio emotivo arriva con Reminiscence: una musica sospesa, ariosa, percorsa da leggere folate di viola che armonizzano le note gravi e ruvide del violoncello. In LetIt Go prende il sopravvento la componente emozionale. La settima traccia è ricca di sfumature cangianti che la rendono uno dei momenti del disco particolarmente riusciti grazie all’intreccio dei melodiosi violini e delle note pizzicate della viola. Un’estasi per l’ascoltatore.

Silhouettes è un album intenso ed elegante, carico di suggestioni cinematiche per dieci tracce dal carattere malinconico. Un primo lavoro che fa ben sperare per il futuro perché nonostante la giovane età, Justina Jaruševičiūtė è una musicista matura con le idee chiare.Un’artista che sarà sicuramente apprezzata dagli ascoltatori di Jóhann Jóhannsson, Julia Kent e Jessica Moss.




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