Contaminazioni sintetiche e suggestioni narrative per gli Hyperwülff
Addendum Two segna un nuovo capitolo nell’universo sonoro degli Hyperwülff, il secondo episodio della serie di Ep spin-off si distingue per la sua capacità di immergere l’ascoltatore in un’atmosfera ricca di contaminazioni sintetiche e suggestioni narrative.
Dopo il successo di Volume Three: Burrowing Kingdoms, la band si concede un’ulteriore libertà creativa, dando vita a un’opera che va oltre il semplice ascolto, diventando un vero e proprio viaggio multisensoriale. Tra ambientazioni ispirate alla fantascienza, atmosfere cosmic-kraut e incursioni nell’industrial e nel dark-ambient, Addendum Two si rivela un’esperienza immersiva, un ponte tra musica e narrazione che arricchisce e approfondisce il mondo fantasy degli Hyperwülff.
The Sarge e The Wüllf hanno presentato cinque nuovi brani che accompagnano un mini gioco da tavolo ispirato a tre episodi della saga ambientata su Erion e Ktolon. Lo scenario trae spunto dalla fantascienza vintage (Ursula K. Le Guin, Frank Herbert, Ray Bradbury) reinterpretata in chiave fantasy e DIY-punk. Le sonorità, basate su sintetizzatori, ricordano un dungeon-synth cosmico con influenze industrial e dark-ambient, creando un’atmosfera coinvolgente e sognante.
L’Ep si apre con Arrival of the Great Machine, un brano in cui synth e batteria si fondono per evocare immagini primordiali, creando un’atmosfera suggestiva e imponente. Tra complesse stratificazioni ritmiche e pattern ripetitivi, dominata dalle melodie delle tastiere, che si fanno protagoniste assolute, offrendo un viaggio sonoro immersivo e avvolgente.
Nei quasi tredici minuti di Abandoned Outpost, la musica del duo si distingue per la straordinaria capacità di mescolare elementi atmosferici e minimalistici, creando un affascinante e ipnotico mix di dungeon synth e dark ambient. Questo brano riesce a trasportare l’ascoltatore in un mondo antico e misterioso, avvolgendolo in un’atmosfera intensa e suggestiva che cattura l’immaginazione e invita a immergersi in un viaggio sonoro senza tempo.
Con Below the Surface ci troviamo di fronte a un momento in puro stile new age, dove strati leggeri di suoni di droni si mescolano a percussioni metalliche, creando un ambiente sonoro freddo e meditativo. Un’esperienza sonora che invita all’ascolto profondo e alla contemplazione, trasportando l’ascoltatore in un universo sospeso tra introspezione e tranquillità.
L’Ep scorre piacevole, così come continua il processo di evoluzione del duo, tenendo chiara davanti a sé la strada imboccata: quella di unire atmosfere immersive e contaminazioni sonore sempre più raffinate, senza perdere di vista la propria identità artistica. Addendum Two rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca sonora degli Hyperwülff, dimostrando una maturità crescente nel manipolare generi diversi e nel creare un’esperienza multisensoriale che coinvolge e sorprende.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.

