Realtà terrestre e universi lontani: l’incontro fra James Holden e Waclaw Zimpel
Non ha certo bisogno di presentazioni James Holden, nome di spicco dell’elettronica dell’ultimo ventennio, autore del capolavoro senza tempo The Inheritors (2013) e dell’ottimo e più recente Imagine This Is a High Dimensional Space of All Possibilities (2023). Proprio i suoni progressive electronic di quest’ultimo lavoro, discostandosi parzialmente dalle sonorità IDM dei dischi precedenti, stanno alla base del nuovo The Universe Will Take Care of You, in uscita il 13 giugno 2025 per Border Community, in collaborazione con Waclaw Zimpel, sul quale è doveroso spendere qualche parola.
Clarinettista polacco d’avanguardia, il Nostro è una fucina di progetti: tra i tanti, l’indo jazz dei Saagara, la collaborazione con Shackleton e una serie di lavori che vanno dalla collettività di stampo avant-garde jazz a quelli solisti in cui la passione per un certo tipo di elettronica salta fuori prepotentemente.
I due musicisti, non a caso, avevano già collaborato nel 2020 con l’Ep Long Weekend, e nel nuovo album sembrano ripartire proprio da lì. Sei brani per 50 minuti di musica frutto di jam e improvvisazioni che tendono a racchiudere un’unica suite di elettronica colta e cosmica.
Le coordinate restano quelle già note: progressive electronic innanzitutto, ma anche incursioni nel minimalismo, droni spiazzanti, momenti di riflessione ambient, ricerca elettroacustica e addirittura echi psichedelici. Un vero e proprio viaggio che parte dall’iniziazione di You Are Gods, prosegue nelle sonorità astratte della spiazzante Sunbeam Path e giunge a un primo punto d’arrivo a metà disco, quando la granulosa Time Ring Rattles si getta a capofitto nel mondo di Jon Hassell, mettendo insieme tribal ambient ed echi jazz.
La seconda parte dell’album vede in Sparkles, Crystals, Miracles la messa in scena di una fusione tra il minimalismo americano e la nota passione di Zimpel per le sonorità indiane, utilizzando il clarinetto come una voce divina sullo spargimento accorto di loops elettronici. Proprio questa funzione “sacra” del clarinetto connette realtà terrestre e universi lontani nella successiva Incredible Bliss, mentre in chiusura la title-track fa da manifesto e somma tutte le influenze incontrate precedentemente, ponendo fine al viaggio.
Coraggioso nella sua libertà espressiva e musicale, forse in termini qualitativi The Universe Will Take Care of You non supera i lavori solisti di James Holden e Waclaw Zimpel, ma dimostra, oltre all’innegabile e nota capacità di entrambi, la possibilità di dare vita a una concezione di elettronica diversa: colta ma non cervellotica, complessa ma mai fredda.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.