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Heith, sospeso tra il passato e il futuro

Dopo aver apprezzato l’ottimo album di debutto X, Wheel, Heith, alias Daniele Guerrini, ritorna su Pan con Escape Lounge, un viaggio sonoro che sfida i confini tra realtà e immaginazione.

In questo nuovo lavoro, l’artista di Milano esplora ambienti liminali, spazi di transizione tra il digitale e l’analogico, tra il vivace cromatismo e i chiaroscuri industriali, creando un paesaggio sonoro che è allo stesso tempo rifugio e punto di passaggio.

Escape Lounge diventa così un spazio mentale, un luogo di inquietudine e di possibilità, dove l’ascoltatore può perdersi o trovare nuove luci, in un dialogo affascinante tra trip hop, folk ed elettronica. Un album che non solo ascolti, ma ti porta a entrare in un limbo vibrante, ricco di tensioni e rivelazioni.

Fin dall’inizio di ()()()()()()()___, con una sequenza di voci dark pop, arpeggi ipnotici e rumori astratti che amplificano la dimensione allucinatoria, il brano si combina per creare un paesaggio liquido e surreale. La successiva traccia, You In Reverse, si distingue per una batteria trip hop pulsante e per la presenza di un sax che emerge come un faro luminoso nella cupa atmosfera, conferendo alla composizione un senso di profondità e introspezione avvincente.

A Pair Of Dice con il featuring di Price è una traccia che incarna appieno l’animo folk di Heith. Gli strumenti acustici si mescolano a delicate increspature elettroniche, creando un brano corale in cui voci e strumenti si fondono in un’unica armonia, dando vita a un sound avvolgente. È un viaggio sonoro che celebra la semplicità e la profondità delle emozioni, lasciando l’ascoltatore immerso in un’atmosfera autentica e suggestiva.

Un altro momento suggestivo dell’album si presenta con Strange Middleland, una traccia realizzata in collaborazione con Leonardo Rubboli. Da un lato, i suoni della diamonica e della kalimba si intrecciano con maestria, creando un’armonia avvolgente che si fonde con le suggestive strutture elettroniche. Insieme, queste componenti evocano atmosfere di trance e sospensione, trasportando l’ascoltatore in un viaggio sensoriale ai confini del dub, ricco di mistero e introspezione.

Escape Lounge si configura così come un’opera corale, un album che non si limita all’ascolto passivo, ma invita a entrare in un limbo vibrante, ricco di tensioni, rivelazioni e suggestioni, confermando Heith come un artista capace di esplorare e plasmare le frontiere del suo universo sonoro con grande sensibilità e maturità.



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