Il collettivo Heart Of Snake presenta Chamaerops: un viaggio musicale onirico e universale
La musica è un viaggio: qualcuno lo avrà detto di sicuro. Probabilmente qualcuno di saggio. Personalmente credo che la musica sia un viaggio di ritorno, il cui ascolto permette di far “rinascere” se così possiamo dire, sentimenti e sensazioni magari sopite nell’animo, e a volte anche la voglia di ricominciare a mettersi in gioco, sperimentare, darsi da fare.
Probabilmente spinti da questa esigenza, dopo sei anni di silenzio, il collettivo torinese Heart Of Snake, rilascia Chamareops, un Lp di quaranta minuti diviso in sole due tracce, pubblicato da Maple Death Records.
Originariamente composto da Vincenzo Marando (Movie Star Junkies, Krano, Similou), Alberto Danzi (I Residenti, oAxAcA) e Cosimo Rosa (Krano), il collettivo Heart Of Snake, per Chamaerops, si avvale del talento di Francesca Colombo aka Mira, violinista and compositrice romana (membro de Il Quadro di Troisi e del Misto Mame collective). Questa collaborazione, azzeccatissima, crea come risultato un viaggio unico, onirico, nell’ignoto, registrato in maniera magistrale dal tocco di Paul Beauchamp.
Chamaerops è un ascolto immersivo e coeso che separa l’anima dal corpo dell’ascoltatore, portandolo a fluttuare sopra al mondo, nel ricordo di un documentario polinesiano perduto, in un viaggio lisergico attraverso distese di macchia mediterranea, arbusti solitari, tempeste torrenziali e torrenti degli Appalachi. Diviso in due lati, Chamaerops incarna la malinconia di una pianta solitaria abbandonata in un appartamento, di fronte a una finestra dove polvere di stelle e raggi di luce fanno penzolare delicatamente la promessa di un microcosmo estraneo. In quella pianta, come nelle note dell’Lp, c’è tutto un universo, ma noi possiamo coglierne solo una piccola parte.
Chamaerops fonde, nei suoi quaranta minuti, capaci però di estendersi all’infinito, suoni di chitarra classica, desert folk, esotismo meditativo e ninne nanne di isole lontane che resistono alla prova del tempo. Tra il noise più graffiante, e melodie leggere come nuvole, Heart Of Snake & Mira offrono una colonna sonora ultraterrena.
Tutti questi elementi fanno si che Chamaerops abbia la connotazione di un disco ipnotizzante, diviso tra sensazioni di claustrofobia e agorafobia, l’eco continuo dei suoni, e i suoi improvvisi vuoti, rendono tutto troppo grande o troppo piccolo, impossibile da afferrare pienamente, conducendo l’utente ad un ascolto “rimbalzante” tra i due estremi. Questa particolare sensazione di caos onirico ha il potere di trasformare, attraverso la musica, energie provenienti da antiche e lontane fonti musicali in sogni vivi e presenti. Insomma, attraverso l’ascolto e l’annullamento di se stessi, si finisce per ritrovarsi. Di nuovo.
Sergio Mario Ottaiano, classe ’93, Dottore in Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia Federico II di Napoli. Musicista, giornalista, scrittore, Social Media Manager, Digital PR e Copywriter. Presidente del giornale Terre di Campania. Proprietario di Arcanum Fumetteria. Collabora per Music Coast To Coast, Fumettologica, BeQuietNight e MusicRaiser. Ha pubblicato svariati racconti e poesie in diverse antologie; pubblica con Genesi Editrice il romanzo dal titolo “Un’Ucronìa” Il 1/4/2014; pubblica con Rudis Edizione il saggio dal titolo “Che lingua parla il comics?” il 23/1/17.