Drifted Entities Vol. 1: oltre i confini
Music is the Healing Force of the Universe (1970), album testamento di Albert Ayler, è stato il punto d’inizio di Healing Force Project, creazione di Antonio Marini. Il disco del sassofonista statunitense non ha ispirato solo il nome del progetto, ma ha anche fatto da illuminazione musicale: infatti, così come Ayler ha rivoluzionato il jazz nelle sue forme più sperimentali e d’avanguardia, allo stesso modo Marini propone da oltre un decennio un sound senza etichette che, partendo proprio dal jazz, esplora i confini del dub, del funk e dell’elettronica, con una certa predisposizione all’IDM.
Il suo nuovo disco, Drifted Entities (Vol. 1), in uscita il 29 luglio 2022 per Beat Machine Records, si apre proprio con un riassunto di tutte queste influenze, come testimonia la traccia d’apertura, Tiny Germs: oltre nove minuti in cui ad un’organica apertura IDM segue un motivo funky destrutturato dalla costante presenza di rumori improvvisi, una batteria sbilenca e trame psichedeliche.
Una ricerca verso l’ignoto che porta inevitabilmente il disco su binari oscuri, ricreando un’atmosfera perennemente rarefatta e nebulosa, com’è evidente in Upbeat Damage, a tutti gli effetti una jam cosmica distorta e imprevedibile.
Everything Is Frequency gioca con l’ambient, ma ci mette poco a far emergere il suo lato dark e ad impazzire, a metà brano, in un turbine di percussioni. Chiude Diorama Obscura, che fra beat quasi motorik e improvvisi cambi di registro sintetizza accuratamente l’intero album.
Drifted Entities Vol.1 mette in mostra il sound eterogeneo ed eclettico di Healing Force Project, che dimostra per l’ennesima volta di superare ogni tipo di confine o di genere per spingersi verso sonorità ibride e soprattutto riconoscibili. Forse questa volta c’è troppa carne al fuoco ed è impossibile cogliere tutte le sfaccettature del disco già dal primo ascolto, ma fortunatamente non si scende mai nel futile intellettualismo gratuito.
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Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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