Haido: alla scoperta dell’anima di un robot
Pubblicato il 24 ottobre 2025 tramite Leechy Records, Tales Beyond, il nuovo album di Nazar Haiduchyk, meglio noto come Haido, è un viaggio cosmico attraverso gli angoli più fragili dell’anima di un robot.
L’artista ucraino, noto per la sua capacità di fondere sonorità elettroniche, downtempo, IDM e UK garage, ci conduce in un universo sonoro sperimentale e cinematico. Dopo aver conquistato l’attenzione con il debutto nel 2023 e l’Ep Volley, Haido si spinge ancora oltre, creando un’opera che unisce malinconia, sound design innovativo e un tocco di dub, rivelando la sua visione unica dell’elettronica.
La prima traccia, My Generator, esplora l’amore come forza vitale che sostiene e collega l’individuo al mondo, creando un ponte tra elettronica, musica glitch e hip hop. Attraverso melodie stridenti di synth, una voce pitchata e un beat essenziale che ricorda le sonorità dei primi videogiochi a 8 bit, la canzone si propone come un ponte che unisce nostalgia e speranza, innovazione e radici profonde.
Blue Star, con le sue trame ritmiche avvolgenti e granulose, intrecciate sapientemente a melodie di sintetizzatori, esplora in modo delicato e coinvolgente il tema dell’empatia e della connessione profonda con la natura, creando un’esperienza sensoriale che invita l’ascoltatore a riflettere sulla fragilità e la bellezza del mondo naturale.
Fragile 92 si distingue per la sua continua evoluzione: la linea di synth principale si frammenta in intricati motivi sonori che si ricompongono in un mosaico complesso, mentre un beat glitch, che sfiora le atmosfere della drum’n’bass, aggiunge tensione e movimento. È un brano che invita all’ascolto attento, rivelando nuove sfaccettature ad ogni passaggio.
Tales Beyond non è solo un album, ma un insieme di frammenti narrativi, un’odissea sonora che invita l’ascoltatore a perdersi tra le pieghe di un universo interiore delicato e affascinante.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.

