Una silenziosa conversazione con Gus Loxbo e Oskar Bond
Nel cuore della campagna svedese, tra le radici secolari della contea di Dalarna, nasce un viaggio sonoro intimo e meditativo: Dagsmörker (“L’oscurità del giorno”), il nuovo progetto del duo svedese Gus Loxbo e Oskar Bond.
Registrato in una vecchia stalla a Bjursås, questo album esplora il confine sottile tra composizione e improvvisazione, muovendosi come due alberi secolari in una silenziosa conversazione.
Radicati e pazienti, Loxbo e Bond creano cinque paesaggi sonori che invitano ad un attento ascolto, un dialogo tra presenza, silenzio e suono che si trasforma in un vero e proprio viaggio meditativo.
Questa collaborazione rappresenta un momento di intima introspezione musicale, un paesaggio acustico in cui i due artisti si protendono l’uno verso l’altro, in un’armonia fatta di attesa e risonanza.
Partendo dalla prima traccia, Svartvattnet, il duo riesce con grande intelligenza e organicità a bilanciare i suoni oscuri e vibranti del contrabbasso con le delicate melodie del pianoforte, creando così una trama suggestiva e avvolgente. Questa combinazione dona alla composizione una narrazione poetica e coinvolgente, capace di catturare l’ascoltatore in un viaggio sonoro ricco di profondità e raffinata emozione.
In Stenbrottet, i due musicisti si inseguono in un dialogo intimo tra piano e contrabbasso, alternando melodie semplici e delicate. La terza traccia si distingue per una narrazione essenziale, caratterizzata da fraseggi estremamente lenti e ripetitivi, quasi statici, che creano un’atmosfera contemplativa. Le armonie luminose contribuiscono a dipingere un quadro sonoro di rara purezza e introspezione, rendendo questa composizione un’esperienza di raffinata semplicità e profondità emotiva.
In chiusura, Gorkas Ballad si presenta come una produzione luminosa in cui le scintillanti e morbide melodie del pianoforte dialogano armoniosamente con le vibranti note del contrabbasso. Questa volta, l’atmosfera si fa più intensa, pur mantenendo un senso di serenità e senza la tensione delle tracce precedenti. A impreziosire il tutto, sono presenti field recording che conferiscono al brano un tocco poetico e suggestivo, creando un’esperienza sonora raffinata.
Concludendo, la musica del duo si configura come un vero e proprio ambiente sonoro intimo ed evocativo, capace di immergere l’ascoltatore in un mondo di delicatezza e profondità. Loxbo e Bond non solo invitano ad ascoltare, ma a immergersi completamente in un viaggio meditativo, dove il silenzio diventa parte integrante della narrazione e l’arte si fa rifugio di pura essenza emotiva.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.

