Elsewhere: i Grandbrothers sulla pista da ballo
Da oltre un decennio il duo Grandbrothers (Erol Sarp e Lukas Vogel) utilizza un pianoforte a coda, modificato e preparato, per dar vita ad un originale formula capace di spaziare fra ambient, modern classical e post-minimalismo, prendendo spunto dalla scuola di Steve Reich. Una proposta decisamente innovativa, che va oltre la dinamica pianoforte/elettronica sentita e risentita soprattutto negli ultimi anni, ma che, dopo quattro album, è diventata quasi monotona agli occhi degli stessi musicisti in gioco.
Nasce, dunque, l’esigenza di cimentarsi con qualcosa di nuovo, di più fisico e, complice una serie di concerti ai festival elettronici, più ballabile. Il risultato è Elsewhere, in uscita il 26 settembre 2025 per _and_others, un disco che demolisce le sicurezze del sound dei Grandbrothers così come l’avevamo conosciuto finora.
A scanso di equivoci, il pianoforte resta un elemento tutt’altro che secondario, ma ad emergere è un’inedita fusione fra IDM, UK garage e improvvisi momenti da clubbing. Il singolo We Collide, ad esempio, parte da una base funky che resta costante per l’intero brano, modulando percussioni e pianoforte in chiave totalmente ritmica in un quello che è uno dei momenti più ballabili dell’intero disco.
Ma non è tutto: la successiva Where Else gioca fra momenti di riflessione ed esplosioni da dancefloor, così come Velvet Roads strizza l’occhio a certe trovate di memoria house. Nella parte finale dell’album spazio a qualche chicca sparsa, fra cui l’improvvisa incursione downtempo di Cypress, il ritorno al minimalismo di Rex Machina e l’anima barocca della conclusiva N O W H E R E.
Spiazzante ma coraggioso, Elsewhere è il disco della novità che si chiedeva ai Grandbrothers già da un po’, ma allo stesso tempo è anche un momento di passaggio verso quella che potrebbe essere una seconda vita per il duo tedesco, alle prese con un futuro che può partire proprio da questo disco.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
