Necessary Fictions: fenomenologia del nu jazz
Nome di spicco di quel nu jazz che negli ultimi 15 anni ha preso sempre più piede, i GoGo Penguin rientrano fra quei gruppi capaci di masticare ogni sfaccettatura del genere. Fusion, elementi di musica da camera, una fascinazione per l’elettronica mai nascosta: assi portanti che hanno contribuito a cementificare un sound più che riconoscibile.
Non va fuori schema il nuovo Necessary Fictions, in uscita il 20 giugno 2025 per XXIM/Sony, in cui il trio spinge maggiormente sulla componente elettronica attraverso l’uso massiccio di sintetizzatori modulari.
Intendiamoci: è un utilizzo totalmente votato ad arricchire e non a sostituire. Ne è un esempio fulgido la traccia d’apertura, Umbra, dove il synth è praticamente nascosto e ad un primo ascolto potrebbe sembrare uno strumento a corda. C’è quindi la necessità di esplorare nuove soluzioni, ma senza rivoluzionare lo strato sonoro che da sempre i Nostri percorrono.
Se il singolo Fallowfield Loops sembra catapultare l’ascoltatore in una dimensione più dinamica, Forgive the Damages, in feat. con Daudi Matsiko alla voce, ribalta totalmente le aspettative in quello che è a tutti gli effetti un brano alt pop. Un pezzo che però sembra a tutti gli effetti un’eccezione dato che si ritorna immediatamente sui lidi noti con What We Are and What We Are Meant to Be, che sembra essere proprio il manifesto del disco, fra ritmiche jazz, trame elettroniche e improvvise aperture ariose.
La seconda parte del disco è decisamente più compatta della prima e ad emergere è soprattutto la maestria tecnica del trio, tanto nell’incontro piano/contrabbasso/synth di Naga Ghost quanto nell’intreccio con il violino di Rakhi Singh in Luminous Giants. Spazio anche alle atmosfere esotiche di Float (Loi Krathong, 2003) e al dialogo finale fra piano e sintetizzatori di Silence Speaks.
Barocco ma mai cervellotico, Necessary Fictions non rivoluziona il sound dei GoGo Penguin ma mette in mostra nuove traiettorie da seguire. Se la prima parte del disco appare un po’ caotica, proponendo pezzo dopo pezzo nuove chiavi di lettura e ascolto, è nella seconda che il trio si compatta e dà il meglio di sé.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.