Alla scoperta di Atsushi Izumi e Fatwires con Kisen Kongou / Kyukan
Kisen Kongou / Kyukan, pubblicato tramite Holotone, ci trascina negli abissi sonori dominati da fuzz eterei e percussioni ipnotiche di Atsushi Izumi, accompagnate dalle suggestive vibrazioni di Fatwires. Si tratta di un viaggio attraverso paesaggi crepuscolari e industrial-oriented, un’esplorazione del mondo fatto di noise, dub e industrial, in cui il musicista giapponese si confronta con il suono organico del progetto di John Eckhardt. Questa fusione genera dettagli intricati e atmosfere inquietanti, creando un universo sonoro ricco di tensione e mistero.
Kisen Kongou / Kyukan racchiude i due Ep precedenti di Atsushi Izumi e Fatwires, arricchiti da un brano bonus, per un ascolto che invita alla scoperta di nove paesaggi sonori in continua evoluzione. Questi ambienti immersivi sono popolati da forme spettrali e esplosioni di colore, creando un equilibrio ipnotico e stranamente immobile, capace di catturare l’ascoltatore in un’esperienza sensoriale unica e avvolgente.
Addentrandoci in Kisen Kongou / Kyukan, veniamo immediatamente colpiti dalla ritmica martellante che scuote le viscere e dall’atmosfera arcaica di Ga. L’opener ci sorprende sin da subito grazie a una mitragliata ritmica che si alterna a una ventata di synth glaciali, creando un arsenale sonoro totalmente coinvolgente. Questo mix di elementi si combina per offrire un’immersione totale, trasportando l’ascoltatore in un mondo sonoro intenso e destabilizzante.
Akagane si distingue per la sua natura esplosiva e dall’impatto potente, nata dall’incontro tra sonorità dub e influenze industrial. Questa traccia riesce a far vibrare le molecole, dimostrando tutta la maestria del duo nel tessere texture post-apocalittiche e mostrando la loro capacità di mescolare elementi così diversi per creare un sound unico, capace di trascinare e sorprendere a ogni ascolto.
La traccia inedita, Jamongan, si distingue per il suo ambiente sonoro estremamente freddo e desolante. A differenza delle composizioni precedenti, questa non si concentra sul rombo di basso o sulle parti ritmiche, ma predilige l’utilizzo di droni e di rumori stratificati che, anche a basso volume, riescono a far tremare il cervello e a creare un’atmosfera inquietante.
Kisen Kongou / Kyukan si rivela un universo musicale che oscilla tra futurismo distopico e atmosfere arcaiche, trovando un equilibrio tra primalità e raffinatezza. La sua essenza nasce dall’interplay spontaneo di linee di basso potenti e detonate, e da un dialogo sonoro continuo tra le influenze di Osaka e Amburgo, creando un viaggio immersivo che unisce tradizione e innovazione in un paesaggio sonoro complesso e avvolgente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.