Fallen, un valzer senza fine tra eleganza e modernità
In un momento di profonda trasformazione personale, Lorenzo Bracaloni in arte Fallen, fa il suo ritorno su Mahorka con un nuovo album che riflette un percorso musicale in continua evoluzione.
Our Endless Waltz between Wonder and Mud si presenta come un viaggio attraverso le sfumature dell’amore e della resilienza, un valzer senza fine che si muove tra le pieghe di un mondo sempre più caotico e imprevedibile.
Ispirato dall’estetica vittoriana e dalla poesia del XIX secolo, questo album si distingue non solo per la sua profondità emotiva, ma anche per un approccio musicale che unisce la delicatezza alla dinamicità, in un equilibrio che rende omaggio a un’epoca intrisa di eleganza e nostalgia.
Un’opera che invita ad ascoltare con attenzione, lasciandosi coinvolgere da un’atmosfera sospesa tra passato e presente.
Dalla prima traccia, A Strange Little Thing called Life, Bracaloni propone un mix giocoso di rock ed elettronica, che guarda verso l’esterno alla ricerca di nuove prospettive. È un patchwork di chitarre, synth a cascata e percussioni che sprigionano note frizzanti, dai vorticosi richiami sognanti. A seguire, This World is quickly Fading si distingue per un pattern elettronico ipnotico e avvolgente, cuore pulsante del brano, che si arricchisce lentamente di nuovi elementi ad ogni giro, stratificandosi e rendendo la traccia ricca di sfumature e suggestioni sempre più profonde.
Lost Empathy, New Complicity rappresenta il perfetto connubio tra passato e futuro di Fallen. Il brano si distingue per i suoi ritmi avvolgenti e una linea di basso semplice ma corposa da un lato, e per droni profondi, creati con le chitarre, che avvolgono l’intera struttura sonora, conferendo al pezzo un’aura ipnotica e coinvolgente.
Our Endless Waltz between Wonder and Mud si conferma come un passo deliberato e consapevole nell’evoluzione artistica di Fallen. L’album non stravolge la sua cifra stilistica, ma la arricchisce con una ricerca timbrica e narrativa più stratificata, dove l’eleganza malinconica del passato dialoga con un sound moderno e dinamico. Il risultato è un lavoro coerente e maturo, che unisce la profondità emotiva a una rinnovata freschezza compositiva, consolidando ulteriormente il catalogo di Lorenzo Bracaloni con un ascolto avvolgente e ricco di personalità.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
