Handling: l’elettroacustica celestiale firmata Blumm e Frahm
Il sodalizio fra F.S. Blumm e Nils Frahm dura da un quindicennio e il quinto capitolo, Handling, in uscita il 19 settembre 2025 per LEITER, prosegue un percorso sonoro ricco di sperimentazioni, com’è lecito aspettarsi dai due musicisti in gioco.
Li abbiamo visti in passato alle prese con ambient, elettroacustica, inserti di musica da camera, echi di minimalismo e nel più recente 2X1=4 (2021) addirittura reminiscenze dub. Queste ultime vengono accantonate nel nuovo album, riprendendo il filo con i primi tre album, focalizzando l’attenzione su arrangiamenti elettroacustici e una serie di improvvisazioni assemblate in fase di editing per dar vita ai tre movimenti di Leuchter, concepibile tanto quanto un’unica suite quanto nella singolarità dei tre lunghi brani che la compongono.
Il gioco d’incontri fra i due musicisti è ormai noto e lo ritroviamo anche in quest’occasione: al furore caotico delle produzioni soliste di Blumm risponde la capacità di Frahm di centellinare il suono, toccando le corde giuste in un disco che si presenta come meditativo e, a tratti, spirituale.
Un album che non si mette in mostra per la sua dinamicità quanto per la capacità di far emergere, minuto dopo minuto, le intuizioni dei Nostri, stratificate in una paradossale tensione serena. Così, ad esempio, nella prima traccia i rintocchi del piano sembrano prima cozzare e poi fondersi alla dimensione elettroacustica creata da rintocchi, rumori e arpeggi di chitarra. Una suite atipica in cui a trovare spazio sono idiofoni (celesta e glockenspiel su tutti) e percussioni, anch’essi dosati con una sapienza da artigiani sonori quali sono Blumm e Frahm.
Handling è una meditazione celestiale, piazzata esattamente a metà fra una certa concezione di ambient di stampo giapponese e un’idea di post-minimalismo più moderna e sperimentale. F.S. Blumm e Nils Frahm consegnano un album non imperdibile, ma che arricchisce sicuramente il loro percorso in collaborazione, esplorando anche in questo disco nuovi lidi e nuove traiettorie sonore.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.