Divus 3: tra atmosfere oscure e cinematiche
Divus, il progetto di Luciano Lamanna (sintetizzatori ed elettronica) e Luca T. Mai (sassofono baritono), torna con il suo terzo capitolo, pubblicato il 2 maggio 2025 da Subsound Records.
Con Divus 3, il duo romano abbandona le influenze techno e jazzcore dei suoi primi due album, lasciando emergere un sound più pulito e cinematografico. Le nuove composizioni sono influenzate dalla musica jazz e dall’elettronica, dando vita a sette tracce che spaziano tra doom jazz, musica elettronica sperimentale, ambient e avantgarde. Il risultato è un viaggio notturno e atmosferico, caratterizzato da ritmi lenti e avvolgenti che invitano all’ascolto attento e riflessivo. Prima che le sonorità esplodano in un climax inaspettato, l’ascoltatore si trova immerso in un universo sonoro che richiede calma e concentrazione, ma che ricompensa con emozioni intense e sorprendenti.
Una tensione palpabile aleggia nell’aria fin dall’opener E1, con strati di droni alienanti che risuonano nell’ambiente circostante. Il sassofono, libero nei suoi movimenti, si inserisce senza mai sovrastare il tappeto elettronico, instaurando un dialogo continuo e coinvolgente tra i diversi elementi. L’oscurità si agita e si stratifica nei momenti giusti, creando un’atmosfera di tensione crescente che esplode infine in una liberazione catartica con E3. I suoni circolari del sax, scanditi da un timbro cupo, si mescolano alle spettrali modulazioni di Lamanna, rivelando tutta la natura improvvisativa di questa musica ipnotica e avvolgente.
Toni lugubri e carichi di riverbero caratterizzano F1, con il sax che si muove attraverso un paesaggio rarefatto e instabile di nebbia tonale, fino a trasformarsi in una claustrofobica prigione di terrore sonoro.
Divus 3 si rivela un ascolto solido, estremamente interessante e piacevole. Un album oscuro e profondo, irresistibilmente affascinante, in cui Lamanna e Mai ampliano il loro sound senza perdere quella presenza inquietante che ha caratterizzato i loro lavori precedenti, regalando così un’esperienza sonora intensa e avvolgente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.