Seleziona una pagina

How to Shoulder the Radiance of Revelations, un viaggio audace e potente

I Dadub riemergono dall’oscurità dell’underground berlinese, segnando la propria strada con un’energia potente e avvolgente. Con il loro nuovo progetto, How to Shoulder the Radiance of Revelations, ci trascinano in un paesaggio sonoro apocalittico, plasmato da suoni spigolosi e primordiali. La loro musica si fa portatrice di un’esperienza immersiva, dove dub techno e bass music si mescolano in un crescendo di atmosfere oscure e rivelatrici, invitandoci a esplorare i confini più remoti della percezione.

Pubblicato tramite Opal Tapes, How to Shoulder the Radiance of Revelations si presenta come viaggio trasmutativo nel caos controllato, dove monoliti sonori si frantumano in frammenti di rumore deformato, bassi sismici e tessiture vocali distorte. La musica diventa un terreno irregolare e inospitale, fatto di suoni crudi e ruvidi, che sfidano ogni convenzione, smantellando il concetto di genere per rivelare un’architettura sonora aliena, ancestrale e tremendamente tangibile.

Partiamo subito forte con Now See, una raffica di bassi cavernosi e ritmiche pesanti, che si addentrano nei territori tumultuosi del dub industriale. Daniele Antezza e Marco Donnarumma dipingono uno scenario profondamente angosciante, dove le liriche affilatissime di Grove si trasformano in un lamento digitale distorto, un suono che cerca disperatamente di stabilire un contatto con l’esterno. L’atmosfera è intensa, quasi oppressiva, come se si fosse immersi in un mondo claustrofobico, un groviglio di suoni che scavano nell’anima e nella percezione, lasciando l’ascoltatore avvolto in un’onda di tensione e inquietudine.

Se ritmiche frenetiche animano le prime tre tracce, Hunger for Oblivion, realizzata in collaborazione con Sara Persico, sembra non voler concedere alcuno spiraglio di luce: i synth vibrano incessantemente, intrecciando un tessuto sonoro asfissiante e opprimente. La ritmica cavernosa esalta i delicati vocalizzi dell’artista campana, creando un equilibrio potente tra elettronica e elementi organici. Il risultato è un brano intriso di tensione costante, che si fa strada con forza e intensità, mantenendo l’ascoltatore in uno stato di coinvolgimento continuo.

Nonostante Vaporz si inserisca nei canoni più classici della dub techno, il suo stile porta con sé l’impronta distintiva dei Dadub, riconoscibili per un sound di grande impatto e un respiro emotivo ampio e coinvolgente. La loro musica combina le radici della techno più strutturata con un’anima profonda e vibrante, creando un’esperienza sonora intensa e avvolgente che lascia il segno.

How to Shoulder the Radiance of Revelations si erge così come un risultato monumentale, un’opera che rende omaggio alle filosofie sonore rivoluzionarie del dub, ma le reinterpreta senza timore in un contesto in cui le certezze tradizionali si sgretolano quotidianamente. È musica che si trasforma in un’alchimia sonora, richiedendo una resa totale da parte dell’ascoltatore, ma offrendo in cambio una profonda illuminazione per chi possiede il coraggio di sostenere il suo peso radioso. Un viaggio audace e potente, capace di smantellare i confini convenzionali e di spalancare le porte a nuove dimensioni percezionali, lasciando un’impronta indelebile nel panorama sonoro contemporaneo.



0 0 votes
Valuta l'articolo!
Logo con lettering sfondo trasparente radioaktiv

Iscriviti alla nostra newsletter

Non perdere le nostre rubriche e tutti gli aggiornamenti sulle nuove uscite discografiche su base mensile.

Iscrizione riuscita!

0
Would love your thoughts, please comment.x